Riflessione del Papa alla trasmissione Io Credo: “Non solo le persone rischiano, anche le istituzioni. In questo modo si cresce e si è liberi”
«Aiutare a crescere una persona è aiutarla a crescere nella libertà, e per essere libero ci vuole la capacità di rischiare. Per fare l’unità della famiglia, tante volte è necessario fare il ‘figliol prodigo’. Tante volte, non dico sempre, ma almeno qualche avventura di ‘figliol prodigo’. Rischiare, andare oltre».
Lo afferma Papa Francesco nella quinta puntata del programma ‘Io credo’ in onda su Tv2000 (canale 28 e 157 Sky) lunedì 16 marzo, alle ore 21.10.
Terzo appuntamento di Papa Francesco che conclude la trilogia sulla preghiera con il Credo. Il programma è condotto da don Marco Pozza, per la regia di Andrea Salvadore.
“La mia amica Teresina del Bambin Gesù”
«Io non voglio dire che per esser un buon cristiano – spiega il Papa – è necessario peccare: no. Questo è peccato, se lo dico io non è vero, è un inganno. Ma Dio che ci ama, anche i santi più santi, penso alla mia amica Teresina del Bambin Gesù, non le ha tolto la libertà: lei poteva peccare. Ai santi più santi, mai ha tolto la libertà. Per essere un buon cristiano è necessario rischiare, e rischiare significa andare avanti; non solo le persone rischiano, anche le istituzioni«.
“Gattoneggia, va a tenton”
«La Chiesa tante volte nella pastorale – sottolinea Francesco a Tv2000 – rischia un po’, vede e poi torna, va cercando la comunità ecclesiale è un po’, non so come si dice ma, in francese possiamo dire: gattoneggia. Va a tenton»
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