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Quando la peste colpì Venezia, i cittadini costruirono questa chiesa

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Zelda Caldwell - pubblicato il 12/03/20
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Mentre il mondo affronta la sfida del coronavirus, è importante ricordare come la fede abbia salvato dalla peste una delle città più amate del mondoChi visita Venezia oggi può ammirare la chiesa del Redentore, una struttura alta 76 metri con una cupola imponente che domina l’isola della Giudecca. Pochi, però, sanno che la chiesa è stata costruita nel 1592 per ringraziare Dio per il suo aiuto nello sconfiggere un’epidemia di peste che uccise più del 30% degli abitanti della città.

Redentore and Canale della Giudecca

Didier Descouens | CC BY-SA 4.0

Nel biennio 1575-1577, una violenta ondata di peste bubbonica colpì quella che era la Repubblica di Venezia, uccidendo quasi 50.000 persone. Quasi un veneziano su tre perse la vita per la malattia, incluso il grande pittore rinascimentale Tiziano. Nel 1576, durante il picco dell’epidemia, il Senato decise di costruire una splendida chiesa per chiedere l’aiuto divino nella lotta alla malattia. Il doge Alvise I Mocenigo, che governava la Repubblica di Venezia, scelse Andrea Palladio, uno degli architetti più importanti dell’epoca, per realizzare il progetto.

Palladio optò per una chiesa a navata unica con tre cappelle laterali. La facciata venne modellata a imitazione del Pantheon di Roma, mentre i 15 gradini che portano all’ingresso sono un riferimento al Tempio di Gerusalemme. In questo modo, Palladio cercò di costruire un’opera monumentale che dimostrava la fiducia che i cristiani di tutti i tempi hanno riposto in Dio.

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CC0

Poco dopo la posa della prima pietra, Palladio costruì una piccola struttura lignea che doveva funzionare come chiesa temporanea mentre veniva costruita quella attuale. Questa chiesetta lignea operava come una sorta di cappella galleggiante, collegata al resto della città da ponti rimovibili e chiatte che permettevano a sacerdoti e governanti di raggiungere il tabernacolo. Il 20 luglio 1577, solo pochi mesi dopo la decisione della città di costruire una chiesa per chiedere l’aiuto divino, le autorità dichiararono la fine ufficiale della piaga.

Una gioiosa processione di barche partì da ogni angolo della laguna per raggiungere la “chiesa galleggiante” in segno di gratitudine. Da quel giorno, i veneziani si riuniscono ogni 20 luglio per celebrare l’aiuto di Dio nello sconfiggere la peste.

CANALS

Luigi Pastega | Public Domain

La cerimonia inizia la sera precedente, con bellissimi fuochi d’artificio in tutta la città. Il giorno dopo i veneziani si riversano nei canali con barche decorate per l’occasione che mostrano la loro gratitudine per il lieto fine di un capitolo difficile della storia della loro città.

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