Ho guardato (a ripetizione!) il video postato dalla blogger e mamma americana che mostra sua figlia Charlotte, sorda dalla nascita, che grazie ad un apparecchio acustico sente per la prima volta la sua voce: vedendo la reazione della piccola ho pensato che anche la mia reazione, quando conoscerò la mamma celeste, sarà così, sorpresa, commossa, grata!Ecco, Mamma, forse anche io riuscirò a trattenere le lacrime giusto fin quando non mi dirai “ti amo”. Perché la tua voce l’ho immaginata tante volte: chiamarmi amorevolmente per ricordarmi di pregare, consolarmi, rimproverarmi persino, proprio come fa la mia mamma terrena. La Tua voce l’ho cercata quando mi pareva di non sentirla, quando credevo che non stessi ascoltando, per poi accorgermi che ero io, spesso, a non voler sentire. Ci parliamo con la voce del cuore, io e te, quella che arriva senza bisogno che io ti stia troppo a spiegare, quella che basta uno sguardo alzato al cielo per mettere insieme i bisogni e raccontarTi le paure e le gioie, per metterle in un luogo dove so che tutto si placa: come poggiare la testa sul Tuo petto.
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Quella voce, sono sicura, assomiglia a quella che mi ha accompagnato nell’oscurità per nove mesi ed è la cosa a cui tutti restiamo aggrappati anche quando usciamo fuori, insieme al calore e a un battito che riconosciamo meglio del nostro. La Tua voce, mamma celeste, mi guida ogni giorno nell’oscurità di questa vita, fino alla luce del cielo: la sento anche se non so davvero che suono abbia. So che quando la ascolterò davvero, alle porte del Paradiso, sarà come se l’avessi conosciuta da sempre. Come la voce della mia mamma terrena. Sarà difficile trattenere le lacrime, sarà l’emozione di un incontro che aspettavo da tanto, eppure è già avvenuto, sarà riconoscersi all’istante sentire quella voce che mi ha sempre guidata, con cui mi sono confidata, alla quale mi sono rivolta con un’Ave Maria.
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Che suono dolce avrà la Tua voce! Sarò come la piccola Charlotte, che fatica a trattenere l’emozione, la felicità perché non aveva mai sentito la voce della sua mamma Christy (Keane, blogger americana che ha deciso di condividere sui social questo tenerissimo momento con la figlia diventato virale) a causa della grave sordità che la affliggeva dalla nascita.
Piangeremo abbracciate, Maria. Tu che mi saluti, mi dai il benvenuto a casa e mi ricordi quanto mi ami. Ecco, come immagino il mio incontro con Te, mamma celeste. Tienimi tra le braccia, emozionata come solo una mamma che parla col suo bimbo per la prima volta può essere. Perché non c’è suono più dolce della voce di nostra madre, non c’è voce più autorevole che risuona nelle nostre orecchie e nella mente tutta la vita, anche quando non vorremmo sentirla, perché è lì a dirci quello che nessuno ci direbbe o quello che non vorremmo ammettere con tanta sincerità e quell’amore di chi tiene davvero a noi. Nessuno ci parla come la mamma, nessuno conosce quella voce del cuore, spesso fatta di sguardi e di non detti. Quella per cui non servono parole, eppure, è forse l’unico suono che vorremmo davvero ascoltare se, come Charlotte, avessimo finalmente la possibilità di farlo.
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Nessuno ci parla come la mamma per eccellenza, colei che tiene solo alla nostra Salvezza, quella che non vede l’ora di farci sentire la sua voce, a cui troppo spesso, su questa terra, siamo sordi. Per ora, Maria, posso solo immaginarla e continuare ad ascoltare col cuore quello che hai da dirmi, continuare a chiamarti Ave Maria dopo Ave Maria, certa che, come ogni mamma, anche se sei indaffarata con altre faccende, presa da altri figli che si attaccano alla gonna, tu hai una parola e uno sguardo per ognuno. Perché ci sono tante prime volte nelle nostre vite e anche se non ci ricordiamo la prima volta che abbiamo sentito la voce di nostra madre, so che è stata una delle più speciali, come per Charlotte. Una che resta impressa nella memoria. La voce di Maria credo sarà la prima cosa che ascolteremo quando nasceremo alla vita senza fine! Tutto comincia come è cominciato qui: con la voce calda e dolce di una mamma a dirci “ti amo, ti aspettavo!”.