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E se quest’epidemia fosse l’inizio di un risveglio?

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Alessandro Benigni - pubblicato il 10/03/20
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Io e il mio babbo abbiamo fatto una passeggiata in una strada deserta recitando il Rosario. Sto assaporando cose che non ricordavo più e che ho sempre avuto qui, vicino a me, a portata di mano.E comunque stamattina, nella mia unica ora buca, io e il mio intrepido babbo (84 anni suonati) abbiamo fatto una passeggiata in una strada deserta, solo ogni tanto attraversata da qualche indefesso corridore, recitando il Rosario. Il nonno Benigni avanzava con la Corona in mano, orgoglioso come poche volte l’ho visto in vita mia. Io lo seguivo, un po’ più sulle mie, ma consapevole del fatto che sono proprio i suoi passi che devo ri-calcare. Così come mio figlio – che Dio m’aiuti – avrà i mei davanti a sé.


LITTLE GIRL, LONG HAIR,
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Questa epidemia ha diviso molte persone, ha allontanato, ha creato guai, ha rinchiuso in sé molti uomini e molte donne, ciascuno nella propria solitudine, a fare i conti con le proprie ferite, antiche o recenti che siano. Per altri è stata l’occasione di una profonda riflessione, come dire: l’inizio di un risveglio. Ecco: spero di essere nel secondo gruppo. Sto assaporando cose che manco ricordavo più e che ho sampre avuto qui, vicino a me, a portata di mano. Come sono stato idiota. Pazienza, questa è l’occasione per provare ad essere migliore. 🙂
Ah. Il nonno sa tutte le Litanie a memoria, e si muove agevolmente tra il latino e l’italiano. Guarda e impara, nipote!

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE PUBBLICATO DA ALESSANDRO BENIGNI

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