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L’uomo che ha baciato la fronte del Papa dice di essere stato guarito dalla Madonna a Lourdes

Pope Francis is kissed by a person
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Kathleen Hattrup - pubblicato il 21/02/20
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Era la seconda volta che Bouba, com’è noto, incontrava Papa Francesco, e in entrambe le occasioni il Pontefice ha chiesto la sua benedizioneQuando ha salutato le persone che si trovavano nelle prime file dell’Aula Paolo VI in occasione dell’udienza generale del 19 febbraio, riservata a persone con varie disabilità, la catechesi di Papa Francesco su chi è puro di cuore ha assunto una forma visiva.

Un uomo ha baciato il Santo Padre sulla fronte, premendo il naso sulla sua testa. Il Pontefice ha sorriso di fronte a quell’espressione di affetto.

L’uomo si chiama Philippe Naudin, ed è un attore che da piccolo ha sofferto di meningite. Naudin è noto come Bouba, e ha detto ad Aleteia che era la seconda volta che incontrava il Papa, e che in entrambe le occasioni Francesco ha chiesto la sua benedizione.


BASILICA LOURDES
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Un miracolo a Lourdes

Naudin ha quindi raccontato la storia della sua vita:

“Dieci giorni dopo la mia nascita ho contratto la meningite, che mi ha lasciato paralizzato. Sono rimasto in ospedale per 7 anni. Non riuscivo a muovermi o a parlare. Nell’estate 1978, mia madre mi ha iscritto a un pellegrinaggio a Lourdes organizzato dalla diocesi di Moulins nella speranza di ottenere per me un miracolo dalla Vergine Maria. All’epoca ero in sedia a rotelle.

E così sono andato a Lourdes, a 7 anni. Non sapevo cosa fosse un miracolo. Pensavo solo che la Vergine mi avrebbe fatto un regalo. Davanti alla grotta, ho ricevuto la sua parola nel mio cuore di bambino: ‘Ti farò due doni’. Ho detto a me stesso: ‘Wow, mi darà dolci e tortine’. Non era così! Mi ha detto: ‘Ti alzerai e camminerai, e poi parlerai e darai testimonianza di quello che ho fatto per te’.

La notte prima che ce ne andassimo, ho chiesto a un’infermiera di portarmi al bagno. Lì mi sono alzato dalla sedia a rotelle e sono tornato indietro carponi. Nel viaggio di ritorno in treno ho pronunciato la mia prima parola: ‘Mamma!’ Mia madre ha iniziato a sperare che un giorno potessi parlare e camminare.



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Nel pellegrinaggio successivo le mie condizioni sono migliorate. Parlavo, e camminavo sempre meglio. Il medico all’ospedale universitario di Clermont Ferrand non capiva. Per me erano due doni che la Vergine Maria mi aveva affidato, nel profondo del cuore. Tra i 10 e i 12 anni sono riuscito ad andare a scuola all’istituto Notre Dame de Lourdes di Vichy”.

Per scoprire di più sulla storia e sulla carriera di Bouba, cliccate qui.

 

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