Il mercoledì può sembrare un giorno strano per iniziare la Quaresima, ma è simile al venerdì nel ricordare la Passione di CristoNella Chiesa cattolica romana, la Quaresima inizia il Mercoledì delle Ceneri, e viene inaugurata con il digiuno e l’astinenza. È interessante notare che per secoli il mercoledì e il venerdì sono stati giorni di digiuno tutto l’anno.
Il venerdì ha un senso, perché ricorda il Venerdì Santo, in cui Gesù è morto sulla croce, ma perché la Chiesa ha scelto il mercoledì?
Secondo A Pulpit Commentary on Catholic Teaching, uno dei motivi per i quali il mercoledì e il venerdì sono stati scelti come giorni di digiuno a Roma era contrastare il comportamento peccaminoso all’epoca prevalente tra i pagani.
Nella Chiesa delle origini, il mercoledì e il venerdì sono stati decretati giorni di digiuno. La loro scelta è stata la più appropriata, perché il mercoledì era allora dedicato dai pagani a Mercurio, il dio del furto e dell’ingiustizia, mentre il venerdì era consacrato a Venere, dea dell’amore carnale e dissolutezza. Digiunare in quei giorni era quindi ben calcolato sia per espiare gli innumerevoli peccati di ingiustizia e impurità commessi ovunque quasi senza moderazione che per evitare che i cristiani vi indulgessero.
Se questa può essere stata una ragione iniziale per la quale sono stati scelti quei giorni, il motivo principale per cui il mercoledì è diventato un giorno di digiuno è il ricordo del tradimento di Giuda, secondo la tradizione avvenuto un mercoledì.
Il digiuno del mercoledì è quindi direttamente legato alla Passione di Gesù, e ricorda un evento doloroso della Sua vita. Il digiuno è diventato un modo per espiare per quel tradimento, nonché un promemoria di quanto spesso tradiamo Gesù con le scelte sbagliate che compiamo su base quotidiana.
Se il mercoledì non è più un giorno di digiuno nel calendario annuale, un residuo di questa tradizione è il Mercoledì delle Ceneri, in cui la Chiesa inizia il suo digiuno quaresimale.