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Nelle Filippine niente strette di mano allo scambio del segno della pace, mentre la paura per il coronavirus aumenta

SIMBANG GABI; PHILIPPINES CHRISTMAS
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Padre Atilano Fajardo - pubblicato il 17/02/20
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La Chiesa cattolica ha diffuso linee guida per ostacolare la diffusione della malattiaIn risposta alla minaccia del coronavirus, la Chiesa cattolica delle Filippine ha diffuso delle linee guida consigliando ai fedeli che vanno a Messa di evitare di stringersi la mano durante lo scambio della pace e di tenersi per mano quando si recita il Padre Nostro.

Nella sua circolare a tutti i vescovi e agli amministratori diocesani, la Conferenza dei Vescovi Cattolici delle Filippine (CBCP) ha consigliato di adottare queste misure per evitare la diffusione della malattia, e ha esortato tutti a pregare per chi sta soffrendo per il coronavirus.



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“Mentre il mondo guarda osserva con ansia e vigilanza la diffusione del 2019 Novel Corona Virus (2019-N Cov), ci rivolgiamo al nostro amorevole Padre del cielo per ottenere protezione e guida. Agendo in base alle istruzioni dell’arcivescovo Romulo G. Valles, presidente della CBCP, stiamo diffondendo queste linee guida e l’Oratio Imperata per il 2019- N Cov, per poter presentare come Chiesa e come Nazione la nostra supplica attraverso la preghiera”.

La circolare è stata diffusa il 29 gennaio, e ha esortato tutte le parrocchie a recitare dopo la Comunione l’Oratio Imperata in tutte le Messe, festive e dei giorni feriali, a cominciare dal 2 febbraio, festa della Presentazione del Signore.



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Per evitare la diffusione del virus sono state raccomandate queste misure: i fedeli dovrebbero prendere la Comunione in mano ed evitare dallo stringersi le mani durante la recita del Padre Nostro e allo scambio del segno della pace. Le parrocchie sono anche esortate a controllare e sostituire l’acqua santa delle acquasantiere e a installare teli protettivi sulle griglie dei confessionali. Preghiere speciali e processioni penitenziali saranno organizzate da parrocchie, chiese e cappelle dedicate a San Raffaele e San Rocco, noti come patroni nei periodi di pestilenza e in caso di malattie incurabili.

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