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Franco Franchi e il suo amore per la Madonna: la dipingeva e la pregava

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 13/02/20
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Prima “madonnaro”, poi pittore per Maria. Particolare la sua devozione per l’Addolorata. A raccontarla, il figlio Massimo

Con lo storico partner, Ciccio Ingrassia, Franco Franchi, al secolo Francesco Benenato, è stato un’icona della comicità italiana. Ma c’è un lato completamente sconosciuto dell’attore: la fede con una profonda devozione per la Madonna.

A rivelarlo è il settimanale Maria con te, in edicola da venerdì 14 febbraio, che pubblica in esclusiva una lunga intervista al figlio di Franchi, lo scrittore Massimo Benenato, oltre all’immagine inedita di un dipinto della Vergine realizzato dal padre. Le tele saranno presto esposte in una mostra in via di allestimento a Palermo.

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Public Domain

Il Madonnaro

Il dipinto pubblicato in esclusiva da Maria con te raffigura la Vergine con la carnagione olivastra e i tratti mediterranei, simili a quelli della madre di Franco Franchi, che lo firmò con il suo nome d’arte. «Papà si rivolgeva spesso alla Vergine come una mamma», racconta Massimo Benenato.

«Iniziò a disegnarla col gessetto da Madonnaro. Papà, oltre ad avere innata l’arte della recitazione, sapeva cantare, ballare e dipingeva benissimo. E fu proprio in conseguenza di questo ultimo talento che si avvicinò a Maria. Da ragazzo, infatti, papà fu quello che in Sicilia si chiama un “madonnaro”: con i gessetti colorati, disegnava l’immagine della Vergine sui marciapiedi. La gente si fermava ad ammirare le sue opere e gli regalava qualche moneta, mentre il volto di Maria prendeva vita dalle sue mani».

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Youtube

Disegnare e pregare

«Questa passione per la Madre celeste – prosegue Massimo – non lo abbandonò mai. Appena gli veniva l’ispirazione, tracciava sulla tela l’immagine della Madonna senza ricorrere al pennello. Voglio dire che intingeva le dita nei colori e le usava per dipingere i suoi quadri. Credo che disegnare per lui, in un certo senso, fosse un modo di pregare e che in quei momenti di creatività si sentisse più vicino a Maria».

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L’Addolorata

Un amore, quello tra Franco Franchi e la Vergine, nato nell’infanzia povera a Palermo, dove tornava per le processioni della Madonna Addolorata, il venerdì santo, dove spesso il figlio lo accompagnava.

E proprio all’Addolorata, era dedicata un’effigie «che avevamo a casa, a cui ha donato un manto in segno di devozione.Tutti – evidenzia il figlio dell’attore – la consideravamo una presenza protettiva e irrinunciabile, anche mia sorella e io. Siamo cresciuti assimilando gli insegnamenti religiosi di mio padre. Gli sono grato per avermi trasmesso una visione spirituale della vita».


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“Chiese un sacerdote”

Franco Franchi chiese aiuto a Maria anche durante la malattia. «Certamente parlò con lei, magari a bassa voce, perché gli mancavano le forze. Posso testimoniare che affrontò la fine con serenità e nelle ultime ore chiese un sacerdote che si trattenne a lungo con lui, per poi dirmi : “Suo padre è un’anima bella”. Quella frase – conclude Massimo – mi commosse e fui sicuro che accanto a papà nell’ora estrema ci fosse la sua Mamma del cielo, che lui aveva dipinto tante volte. Con immenso amore».


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