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Una figura splendente dopo il terremoto: il miracolo della Madonna del Conforto

La Madonna del Conforto

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 11/02/20
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La Vergine di Arezzo si festeggia il 15 febbraio. La devozione così intensa nei suoi confronti è legata ad un evento straordinario che avvenne in città nel 1796

Dal 6 al 14 febbraio è in corso la novena della Madonna del Conforto, festa religiosa molto sentita ad Arezzo e in tutta la provincia aretina.

Sabato 15, il giorno della festa, alle 10,30 la Santa Messa Pontificale presieduta dal Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali (Arezzo web).

Ma cosa ha di speciale questa manifestazione? Perché è così sentita e conosciuta? Si lega ad un miracolo che la Vergine avrebbe compiuto ad Arezzo. Un miracolo unico nel suo genere che dà l’idea della protezione della Madonna verso il popolo aretino, anche nei momenti più bui e difficili.

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Public Domain

La Cappella della Madonna del Conforto nella Cattedrale di Arezzo

Il 15 febbraio 1796

La storia è una di quelle che vengono ripercorse e raccontate fin dalla più tenera età, parlando di quel pomeriggio del 15 febbraio 1796.

Arezzo aveva registrato varie scosse di terremoto, alcune così violenti da aver reso torbide le acque dell’Arno e provocato luci telluriche, stando alle testimonianze dell’epoca. Gli aretini cancellarono gli eventi e i festeggiamenti per il carnevale come penitenza.

La candela e il terremoto

Nei pressi di Porta San Clemente, si trovava l’ospizio della Grancia della Congregazione camaldolese al cui interno era presente una cantina. Qui la cantiniera Domitilla Bianchini insieme a tre avventori, nel pomeriggio del 15 febbraio 1796, stavano parlando proprio del terremoto.

Uno dei tre uomini decise allora di accendere una candela alla Madonna, a quella maiolica che era stata affissa ad una parete, sopra un fornello che serviva a scaldare l’ambiente e preparare il cibo.


GROTTE DE LOURDES; MASSABIELLE
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La figura illuminata

La figura era completamente annerita dai fumi e dalle lampade ad olio quando iniziò a splendere, cambiando colore e accendendosi di luce propria.

Già nella notte tra il 15 e il 16 febbraio 1796 Niccolò Marcacci, vescovo di Arezzo, si recò sul posto e dopo aver sentito i testimoni e appurato quanto era accaduto decise di spostare l’immagine sacra nella cattedrale dove negli anni successivi venne costruita l’apposita cappella e incoronata (1814) dal vescovo Albergotti (Arezzo notizie).

La Madonna di Provenzano

Curiosità: la formella di terracotta che rappresenta la Madonna del Conforto, è una delle tante riproduzioni della Madonna di Provenzano, anch’essa legata a un evento miracoloso e conservata nella chiesa di Santa Maria di Provenzano a Siena.

Nel 1552 un archibugiere spagnolo, tentò di sparare contro l’immagine sacra ma il suo archibugio implose e finì per uccidere il soldato stesso, lasciando integro il busto della Madonna, che in origine era una Pietà, ma distruggendone le braccia (Arezzo in Tuscany).



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I Papi

Il 23 maggio 1993, papa Giovanni Paolo II, durante la propria visita pastorale ad Arezzo, affidò la Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro (istituita nel 1986) alla protezione della Madonna del Conforto. Il 13 maggio 2012 un altro papa, Benedetto XVI, sostò in preghiera ai piedi della Madonna.

 

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