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Trovare la fede: il “non tanto buon” pastore di Picasso

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Lucien de Guise - pubblicato il 10/02/20
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Una nuova mostra conferma la reputazione dell’artista come ateo, con un interesse occasionale per i temi cristianiUna serie che analizza le arti visive per trovare i segni della Chiesa universale in luoghi a volte inaspettati.

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CC by Lucien de Guise

Attualmente si assiste a una proliferazione del materiale di Picasso: dipinti, scuture, ceramiche e soprattutto disegni. Per le opere su carta, si è appena aperta una mostra presso la Royal Academy di Londra. Anche se molti amanti dell’arte dubitano dell’abilità di Picasso come pittore e come persone, tutti concordano sul fatto che fosse capace di disegnare.

A Picasso and Paper sono andato alla ricerca di qualche contenuto spirituale.

Anche negli schizzi, mantiene la sua reputazione di ateo con un interesse occasionale per la crocifissione. Anche questo si è limitato a una rivisitazione della famosa pala d’altare di Isenheim, dipinta nel XVI secolo per un monastero tedesco.

Malgrado la sua avversione per i temi cristiani, Picasso scelse il tema del buon pastore, che probabilmente gli sembrava simile a ninfe e fauni. Ecco un’interpretazione piuttosto secca di un soggetto che è in genere quello più dolce dopo la Natività. È in bronzo, anche se c’è uno schizzo preparatorio su carta. Parte del messaggio cristiano sembra passata, anche se la pecora sembra ansiosa circa la bontà del suo pastore.

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CC by Lucien de Guise

Lucien de Guise è su Instagram @crossxcultural. Cattolico, scrittore, editore, curatore ed ex direttore di musei, vuole gettare ponti attraverso l’arte.

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