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La straordinaria devozione dell’esorcista Tomaselli agli angeli custodi

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Don Tomaselli è il testimone di questa storia.

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don Marcello Stanzione - pubblicato il 25/01/20
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“Nelle famiglie cristiane si sogliono dare ai neonati i nomi dei Santi. Non si dimentichi il nome di Michele. E’ tanto utile mettere i figli sotto la protezione di così grande Arcangelo”

Un esorcista molto devoto agli angeli custodi. Stiamo parlando di Don Giuseppe Tomaselli, salesiano siciliano, autore di lungo ministero durato quasi 63 anni, duranti i quali ha ricoperto vari incarichi: parroco, insegnante, cappellano presso comunità religiose, esorcista ed apostolo della buona stampa cattolica.

Scrisse un centinaio di semplici libretti devozionali ed apologetici che stampò in milioni di copie e che diffuse in Italia e anche all’estero. Morì in concetto di santità il 10 maggio 1989.

Fanciulli e angeli

Sugli angeli custodi così si esprimeva: «Iddio, nella sua Sapiente Economia, ha voluto che egli Angeli fossero a parte della nostra storia (e fin dal Paradiso terrestre troviamo il Cherubino). Egli ha anche assegnato ad ognuno di noi  un Angelo  per nostra custodia. Il Signore Dio dice: “Ti manderò il mio Angelo perché ti accompagni e custodisca nella tua vita e ti introduca nel paradiso che ti ho preparato” (Esodo 23,20-23) e Gesù aggiunge: “Non disprezzare mai uno di questi fanciulli; vi assicuro che i loro Angeli Custodi, nel cielo, vedono il Volto del padre mio che è nei Cieli”».

L’esempio di Santa Francesca Romana

SAINT FRANCESCA

Wikipedia

Santa Francesca Romana

Don Tomaselli invitava ad imitare la devozione di Santa Francesca Romana all’angelo Custode. «L’onorava ad ogni minuto, conversava con lui e non dimenticava mai di lasciare accanto a sé un posto libero per lui. Celebriamo dunque gli Angeli Custodi degli uomini, che il padre Celeste ha dato a guardia della nostra fragile natura, affinché non soccombesse alle insidie dei nemici. A chiusura dello scritto si danno dei suggerimenti. Allorché viene al mondo una nuova creaturina, si pensa al nome da darle. Taluni preferiscono nomi paganeggianti, che non hanno alcun rapporto con i Santi e neppure con le cose sante».

Il nome di Michele

Nelle famiglie cristiane «si sogliono dare ai neonati i nomi dei Santi. Non si dimentichi il nome di Michele. E’ tanto utile mettere i figli sotto la protezione di così grande Arcangelo. Chi porta questo nome, si renda degno del suo Celeste Protettore, con l’invocarlo, col rendergli omaggi è più che tutto col vivere cristianamente. Ci sono dei periodi della vita, in cui si sente oppressi sotto il peso delle tribolazioni».



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Lo zampino di Satana

Il demonio, osservava poi l’esorcista, «approfitta per demoralizzare di più e spingere alla disperazione. Certe anime, pur dotate di buona volontà, non sanno come liberarsi da qualche insidia diabolica; la loro vita spirituale diventa un tormento. Possono esserci delle famiglie, nelle quali pare che tutto vada a rovescio: salute, affari, ecc… Tutto ciò può essere permesso da Dio come purificazione della famiglia o per ravvedimento di qualche membro traviato. In tale situazione non suole mancare lo zampino del demonio».

La protezione dell’Arcangelo

Nei casi ora esposti e nei simili, Don Tomaselli consiglia di raccomandarsi a San Michele, «il Vincitore di Satana, affinché renda nulla l’opera diabolica. Ciò che si raccomanda per i bisogni della famiglia, può essere utile anche per i bisogni della Parrocchia della propria città e dell’intera nazione. Quale pratica devota compiere per avere la protezione di san Michele? Basta recitare una preghiera quotidiana ad onore dell’Arcangelo o, meglio ancora, la Corona Angelica, della quale si è parlato innanzi».

SAINT MICHEAL

Domaine Public
Saint Michel archange.

“Ogni santo ha i suoi devoti”

«Si dice – concludeva il sacerdote – Ogni santo ha i suoi devoti. La festa dei santi più popolari si suole far precedere o da un novenario o almeno da un triduo di preghiere. Quando c’è questa preparazione, si ottengono più grazie e si hanno maggiori frutti spirituali. Poiché la festa di san Michele Arcangelo è il 29 Settembre, si commemori in suo onore il 29 di ogni mese, come si commemora mensilmente santa Teresina (giorno 1), Sant’Antonio (giorno 13), Santa Rita (giorno 22), ecc. Il 20 Settembre può iniziarsi la novena di san Michele, ovvero il 26 triduo».

Durante la novena o il triduo «può compiersi qualunque pratica devota in onore di san Michele, però non si tralasci la Comunione e la pratica di qualche fioretto spirituale. Ciò che si raccomanda in prossimità della festa dell’arcangelo, può ripetersi in qualunque periodo dell’anno, quando ci fossero gravi ed urgenti necessità».



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