Ricordate questi semplici principi quando vi collegate alle reti sociali!I social media sono sicuramente un mezzo importante per collegarci alle persone di tutto il mondo, ma possono anche condurci lungo una via oscura di pettegolezzo e calunnia, e alla tendenza a giudicare. Le nostre emozioni possono facilmente essere lasciate a briglia sciolta, e l’anonimato che offre Internet può proteggerci dalle ripercussioni naturali delle parole poco caritatevoli.
San Francesco di Sales, vissuto nel XVI secolo, ha scritto una profonda opera spirituale intitolata Introduzione alla Vita Devota, piena di una grande saggezza che si può applicare ancora oggi.
Ad esempio, scriveva: “Non dite che un uomo è un ubriacone a meno che non lo abbiate visto bere, o che è un adultero perché sapete che ha peccato; un singolo atto non lo etichetta per sempre… Noè una volta si è ubriacato, e Lot è stato anche colpevole di incesto, ma nessuno dei due può essere considerato una persona che indulgeva abitualmente in questi peccati, né chiamereste San Paolo sanguinario o blasfemo perché prima di diventare cristiano era stato blasfemo o aveva versato del sangue… Che assicurazione abbiamo che chi ieri era un peccatore lo sia anche oggi?”
La tentazione dei social media è quella di vedere la storia o il post di un amico e saltare subito alle conclusioni, formandosi un’idea negativa di quella persona per via di un unico post. Tutti noi commettiamo degli errori, e a volte quello che postiamo dà un’idea negativa di quello che siamo. Non si può tuttavia giudicare sulla base di quello che si vede sui social media.
San Francesco cercava sempre di scusare la persona e di vederla nella miglior luce possibile.
“Quando sentite parlar male di qualcuno, mettete sempre in dubbio l’accusa, e se è impossibile, trovate qualsiasi scusa per il colpevole; anche quando possono non essercene, siate misericordiosi e compassionevoli, e ricordate alle persone con cui state parlando che chi rimane in piedi lo fa solo per Grazia di Dio. Fate del vostro meglio per verificare l’attendibilità di chi mette in giro la voce, e se sapete qualcosa che sia favorevole alla persona criticata preoccupatevi di farlo sapere”.
Non ci fa bene puntare il dito nei confronti di qualcun altro quando non abbiamo compiuto alcuno sforzo per correggere gli errori nella nostra vita. Non possiamo guardare nel cuore di un’altra persona, ma possiamo guardare nel nostro.
Per quanto riguarda i nostri post e i commenti che esprimiamo sui social media, San Francesco di Sales ha suggerimenti più specifici:
“Fate sì che le vostre parole siano gentili, franche, sincere, dirette, semplici e vere; evitate qualsiasi artificio, duplicità e falsità, ricordando che, anche se non è sempre bene diffondere qualsiasi cosa possa essere vera, non è mai ammissibile opporsi alla verità. Fatevi punto d’onore di non dire mai con cognizione di causa ciò che non è strettamente vero, sia accusando che scusando, ricordando sempre che Dio è il Dio della verità”.
“Quando bisogna contraddire qualcuno, o affermare la propria opinione, dovrebbe essere fatto gentilmente e con premura, senza irritazione o veemenza. Non guadagniamo niente ad essere taglienti o petulanti”.
Si dovrebbe infine sottolineare la qualità delle nostre conversazioni online, più che la quantità.
“Il silenzio, tanto raccomandato dai saggi di una volta, non si riferisce tanto all’uso letterale di poche parole, per non usarne troppe inutili. A questo riguardo, dobbiamo guardare meno alla quantità che alla qualità, e mi sembra che il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di evitare entrambi gli estremi”.
Quando usate i social media, tenete a mente questi suggerimenti, e riuscirete a portare agli altri la luce di Cristo.