La chiesa di Mosè e Aronne, con la regia Sant’Egidio è frequentata da cristiani di confessioni diverse. Ma che hanno tutti uno stesso obiettivo: aiutare i bisognosi
Su Waterlooplein, ampia piazza di Amsterdam in cui si svolge ogni giorno un mercato molto frequentato (mobili e abiti usati, gioielli etnici, tessuti…), sorge la Mozes-en Aäron Kerk (chiesa di Mosè e Aronne, 1837-1841), dedicata al culto cattolico.
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La chiesa fu costruita nel luogo in due sorgevano due abitazioni di famiglie ebree, a cui si deve questo nome sorprendente per un tempio cattolico (www.viamichelin.it)
Cattolici, evangelici, orientali
In occasione della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, nella chiesa di Amsterdam, si è tenuta una celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Jan Hendriks, vescovo coadiutore di Haarlem-Amsterdam, assistito dal diacono della Comunità di Sant’Egidio, Colm Dekker.
Nella sua omelia, il vescovo ha sottolineato come la presenza di Sant’Egidio abbia reso questa antica chiesa un luogo significativo di unità, tra persone di tradizioni diverse, cristiani cattolici, evangelici e delle chiese orientali, che insieme apprendono ad essere amici dei poveri.
Preghiera e amicizia con i poveri
Nella stessa occasione il programma settimanale ‘Faith Conversation’ , trasmesso dall’emittente NPO, ha mandato in onda una conversazione con la studiosa di teologia Corine Van der Loos, di Sant’Egidio.
Van der Loos che illustrato come la preghiera e l’amicizia con i poveri abbiano dato nuova vita alla chiesa di Mosè e Aronne, che era rimasta lungamente chiusa, ed oggi rappresenta un importante punto di riferimento umano e spirituale per tanti (www.santegidio.org).
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