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Dall’uscire dalla tossicodipendenza ad essere chierichetto del Papa

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Esteban Pittaro - pubblicato il 15/01/20
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Il sogno di Benjamín e DialanBenjamín e Daian vivevano già un sogno. Facendo parte del Centro de Día San Vicente di Santiago del Estero (Argentina), della Fondazione Nocka Munayki e dei Fratelli di Nostra Signora della Misericordia, centro affiliato alla Familia Grande del Hogar de Cristo, sono stati invitati a recarsi in Italia dalla famiglia del loro direttore istituzionale, il fratello della Misericordia Cristian Viscardi. Uno dei giovani ha una borsa di studio, sfida che affronta superando una dipendenza, l’altro è un amico che lo aiuta in questo itinerario. Potersi recare in Europa è già di per sé un immenso regalo nella vita di questi ragazzi, originari di La Católica, uno dei quartieri poveri di Santiago del Estero, tra le province più indigenti del Paese. Ma li aspettava anche qualcosa di più.

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A giugno fratel Cristian aveva inviato una lettera annunciando il viaggio e chiedendo di poter partecipare alla Messa con Papa Francesco a Santa Marta. A novembre è arrivata la conferma, e a gennaio è arrivato il grande giorno. Prima dell’Eucaristia, inaspettatamente, Benjamín e Daian sono stati invitati ad aiutare il Papa durante la celebrazione come chierichetti, un dono inaspettato e un grande impulso per il cammino di questi ragazzi e del Centro.



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Dopo la Messa, i tre hanno potuto conversare con il Papa per qualche istante e consegnarli dei doni, tra cui una lettera da parte dei “ragazzi del quartiere”, a nome della comunità. Hanno anche ottenuto la firma del Papa su una cornice realizzata dai cartoneros di Quilmes con il motto degli Hogares de Cristo, “Accogliere la vita come viene”, cornice che sul retro porta la firma di altri membri del Centro e che tornerà per rimanere a Santiago del Estero come ricordo di questo indimenticabile incontro.

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Il Papa “ci ha chiesto di non chiudere la porta a nessuno e di cercare di andare sempre avanti, con tutto quello che significa affrontare i problemi che si presentano al giorno d’oggi in relazione alla droga”, ha riferito al quotidiano El Liberal fratel Cristian.

Il giorno dopo, i tre si sono recati ad Assisi e hanno registrato un video in cui il volto dei due giovani rivelava una gioia immensa e grande pace. “È stato un bellissimo incontro”, ha sintetizzato fratel Cristian nel video, per “andare avanti con il lavoro che la Chiesa sta svolgendo con i più bisognosi”.

Come hanno spiegato i tre ad Aleteia, il San Vicente, seguendo lo stile degli Hogares de Cristo che esistono in tutto il Paese, cerca di accogliere tutti coloro che hanno bisogno di trovare un luogo in cui sentirsi parte di una grande famiglia che condivide le difficoltà quotidiane, ma anche le gioie di chi riesce a risollevarsi dopo una caduta e ad avere un grande sogno per la sua vita.

Oltre ai giovani che si stanno riabilitando dalle dipendenze, al San Vicente molti bambini e le loro famiglie che partecipano alla mensa comunitaria e ai vari laboratori sportivi e culturali cercano di camminare insieme e di pensare a un quartiere migliore e a una comunità più solidale in cui nessuno resti indietro o ai margini.

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