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La città delle 300 chiese

PUEBLA MEXICO
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V. M. Traverso - pubblicato il 11/01/20
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Molte leggende dicono che gli angeli aiutarono a costruire la città messicana di Puebla, e che perfino la grande campana in cima alla cattedrale sia stata posta lì da loroC’è un luogo in Messico che si crede abbia una chiesa per ogni giorno dell’anno. Questa convinzione è nata nel XVI secolo, quando i conquistadores spagnoli iniziarono a costruire molte cappelle nella cittadina oggi nota come Puebla – così tante che si pensava ce ne fosse una per ogni giorno. Ancora oggi la gente dice che in città ci sono tante chiese cattoliche quanti sono i giorni dell’anno.

Ufficialmente a Puebla ci sono 288 parrocchie, non esattamente una per giorno, ma per un territorio di poco più di 200.000 chilometri quadrati è comunque un buon numero. È importante notare che questa cifra non include cappelle, santuari minori e oratori. Se se ne tenesse conto, potrebbe esserci un luogo di adorazione per ogni giorno dell’anno? Forse sì, ma ciò che conta è il fatto che camminare per le strade di questa città coloniale è una vera esperienza spirituale.

La città di Puebla è una di quelle con la maggiore eredità religiosa del Paese, e l’elevato numero di chiese è solo una piccola parte di questa storia. Uno dei fondatori della città è stato il vescovo di Tlaxcala, Julián Garcés, che nel 1530 scrisse una lettera alla regina di Spagna sostenendo la necessità di fondare una città tra Città del Messico e Veracruz in cui gli spagnoli cattolici potessero trovare una casa.

In base alla leggenda relativa alla fondazione della città, Garcés sognò che un gruppo di angeli scendeva dal Cielo per tracciare i confini della città. Insieme ad alcuni frati francescani, decise poi di fondare la città che aveva sognato in una valle. Quando la trovarono, a pochi chilometri dal monastero, venne fondata la città di Puebla. In origine era chiamata Puebla de los Ángeles (Puebla degli Angeli); il nome è stato poi cambiato in Puebla de Zaragoza, ma è ancora nota comunemente come Città degli Angeli, o Angelópolis. Ci sono varie leggende sulla presenza degli angeli durante la fondazione e la costruzione della città, e una delle più famose dice che gli angeli posero una grande campana in cima alla cattedrale.

La città degli angeli, degli artisti e dei buongustai

Oltre alle chiese, ci sono molte cose da scoprire in questa città situata nello Stato omonimo del Messico centro-orientale. Puebla, che ha una popolazione di più di un milione e mezzo di abitanti, è incastonata tra montagne e vulcani. Da ogni angolo si possono ammirare due dei vulcani più importanti del Paese, l’Iztaccíhuatl – noto comunemente come la donna che dorme – e il Popocatépetl, uno dei vulcani più attivi del Messico.

Importante è anche la gastronomia. La tradizione gastronomica di Puebla è una delle più amate del Paese e prevede sia dolci che piatti salati.

Per chi è interessato alla cultura, c’è un grande museo dedicato all’arte barocca, e un quartiere in cui gli artisti mostrano le loro opere in una strada fino a tarda sera.

Anche l’artigianato è molto importante in questa città, soprattutto le ceramiche blu e bianche chiamate talavera, presenti in mercati e negozi. Chi ha un’anima avventurosa può salire sul vulcano Iztaccíhuatl mentre si sente raccontare la leggenda che racconta la storia di una principessa addormentata.

Anche la città vicina, San Pedro de Cholula, ha molte chiese, ed è considerata una delle più importanti destinazioni religiose del continente per la profonda fede della popolazione, le sue tradizioni e le sue cerimonie.

Ecco alcune delle chiese più belle da visitare a Puebla:

La cattedrale

Situata nel centro della città, è stata la prima grande chiesa costruita nella zona. Venne consacrata nel 1649 ed è dedicata a Nostra Signora dell’Immacolata Concezione. Ci sono voluti più di due secoli per costruire questo edificio con cinque navate, più di 30 pilastri, 40 volte e tre organi monumentali. Splendida è la campana principale, situata sulla sommità di una delle due torri.

CATHEDRAL PUEBLA

Alfredo Reyes|Wikimedia|CC BY-SA 3.0

Cappella del Rosario

Nota anche come “la casa dorata”, ha l’interno coperto di fogli d’oro a 22 carati. Al di là della sua importanza religiosa, è anche stata lodata per la sua architettura, ed è considerata un capolavoro del barocco messicano. Nel 1979, Papa Giovanni Paolo II l’ha definita “santuario d’America”. Oltre al soffitto e alle pareti dorate, ci sono anche molti dettagli in onice, dipinti e ceramiche locali, soprattutto sull’altare.

ROSARY CHAPEL ; PUEBLA

Christin Parcerisa

Chiesa di Santa María Tonantzintla

Questa chiesa situata a Cholula è stata dichiarata monumento storico nel 1933 per via della sua architettura del XVI secolo. È piena di opere d’arte, molte delle quali realizzate dalle popolazioni indigene che vivevano lì. La chiesa è anche la prova del mix di culture avvenuto tra i conquistadores spagnoli e le popolazioni locali. L’esterno della chiesa è splendidamente semplice, ma è entrando che si apprezza questo capolavoro. Migliaia di dettagli, ornamenti, dipinti e sculture le hanno fatto guadagnare il titolo di chiesa più bella di Puebla.

Santa Maria TONANTZINTLA

PHOTOVICZ|Wikimedia|CC BY-SA 4.0

Tempio dello Spirito Santo

Costruito dalla Compagnia di Gesù a metà del Settecento, è il luogo in cui riposa Catarina de San Juan, nota come “China Poblana”, ed è la fonte di ispirazione per gli abiti tradizionali di Puebla. Con un esterno bianco e un grande ingresso intagliato nella pietra, è una splendida chiesa di giorno, mentre di notte è coperta di luci che rendono la facciata ancor più imponente. All’interno ci sono grandi sculture e dettagli marmorei, uniti a un bellissimo mobilio.

TEMPLE OF THE Holy Spirit, PUEBLA

Facebook, Templo del Espíritu Santo “La Compañía”

Santuario di Nostra Signora de los Remedios

Sulla cima della collina di Cholula c’è questa grande chiesa arancione, costruita su un’importante area archeologica, sopra una delle più grandi piramidi dell’America Latina. Nata come piccola chiesa alla fine del Cinquecente, dopo un terremoto nel 1864 è stata ricostruita in proporzioni monumentali.

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