Premiata suor Gabriella Bottani, che lotta contro i trafficanti di donne“Per la totale dedizione con cui da anni è impegnata nella prevenzione, sensibilizzazione e contrasto alla tratta degli esseri umani”. Così il Governo italiano ha spiegato il premio concesso a suor Gabriella Bottani, 55 anni di Milano, questo venerdì 20 dicembre.
La suora comboniana ha ricevuto la medaglia di Ufficiale all’Ordine del Merito della Repubblica Italiana per la sua lotta per strappare dalla strada donne indifese vittime del traffico di esseri umani, costrette a prostituirsi o schiavizzate dai trafficanti e dai mafiosi in Italia e in Europa.
Suor Gabriella è stata per anni missionaria in Brasile ed è la coordinatrice di Talitha Kum, una rete internazionale contro la tratta di esseri umani organizzata dall’Unione Internazionale delle Superiore Generali, l’organizzazione che riunisce le guide dei principali ordini femminili della Chiesa cattolica nel mondo.
Il premio è anche un riconoscimento nei confronti di tutte le suore che affrontano il freddo della notte, le insidie della strada e gli attacchi dei malviventi che vegliano perché le donne nigeriane, albanesi o sudamericane producano denaro vendendo il proprio corpo, e loda il coraggio delle religiose che ogni giorno giocano la propria vita, come dice Papa Francesco, per le vittime del commercio della carne umana.
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Alla rete criminale internazionale della tratta se ne contrappone un’altra formata da 2.000 donne consacrate, una rete di angeli con l’abito religioso organizzati per porre fine al flagello del traffico, rivelando spesso l’ingiustizia di portare “catene oppressive” che le stesse vittime sembrano non aver percepito per via della loro vulnerabilità fisica e psicologica e rieducando e sensibilizzando gli stessi “clienti” del traffico.
Durante il Sinodo dedicato ai giovani, dopo aver ascoltato la tragica vicenda di una donna nigeriana vittima del traffico di esseri umani, Papa Francesco ha chiesto perdono perché la maggior parte delle volte a pagare sono uomini cattolici.
“Talitha Kum” è un’espressione presente nel Vangelo di Marco che significa “Fanciulla, ti dico, alzati”. L’organizzazione opera in 77 Paesi per svolgere attività per combattere i trafficanti e lavorare al recupero e al reinserimento delle vittime con attività sociali e lavorative.
“Vorrei dedicare questo riconoscimento alle tante persone religiose e non, cattoliche e di altre fedi, che dedicano la loro quotidianità a costruire un mondo migliore”, ha dichiarato in un comunicato suor Gabriella, che si trova in ritiro spirituale, perché preghiera e silenzio sono la “fonte” che le permtte di portare avanti questo impegno. “La fede in Cristo mi ha sempre sostenuta e continua a farlo”.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella concede ogni anno questo riconoscimento considerando lo sforzo delle cittadine e dei cittadini italiani che si sono distinti per atti di eroismo e per il loro impegno solidale, di aiuto, di cooperazione internazionale e di protezione dei bambini e delle persone più vulnerabili.