In un’intervista accordata all’emittente svizzera “24 heures”, mons. Michel Aupetit è tornato sugli atti di vandalismo anticristiano perpetrati in Francia nel 2018. «Quando ci si vittimizza ci si sclerotizza, si forma il gruppo nella cittadella».L’arcivescovo di Parigi ha concesso un’intervista al quotidiano svizzero 24 heures, nel corso della quale è tornato su numerosi temi – tra cui il restauro di Notre-Dame, il dibattito sulla laicità, i gilet gialli, la PMA… e la libertà di parola in Francia –, su cui è stato incisivo e a tratti graffiante. Interrogato infatti sui circa mille atti anticristiani recensiti in Francia nel corso del 2018 (fonti del Ministero dell’Interno), mons. Michel Aupetit ha risposto: «Il problema è sapere se facciamo come gli altri e se facciamo le vittime». E si è poi spiegato:
Cristianofobi… Al giorno d’oggi tutti sono “-fobi”: ci sono gli omofobi, fobo-questo, fobo-quello… Anche noi potremmo prendere parte a questo gioco e dire che ci vogliono male… No. Cristo è stato crocifisso, ma crediamo alla risurrezione: noi crediamo che le persecuzioni non abbiano l’ultima parola. Quando ci vittimizziamo ci sclerotizziamo, si forma un drappello nella cittadella. Meglio continuare ad esporsi aprendo le chiese, pur sapendo che corriamo dei rischi.
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]