L’Inno Oxyrhyncus loda la Santissima Trinità. Il manoscritto conserva sia il testo che la notazione musicale originaleL’Oxyrhynchus Papyri è un gruppo di manoscritti scoperto in un’antica discarica vicino Oxyrhynchus (l’attuale El-Bahnasa), in Egitto, tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX. Tutti i manoscritti risalgono al periodo tolemaico e romano della storia egiziana, ovvero tra il 32 a.C. e la conquista musulmana dell’Egitto nel 640.
Tra i manoscritti è stato rinvenuto l’Inno Oxyrhynchus, il più antico manoscritto noto di un inno greco-cristiano contenente sia il testo che la notazione musicale. Scritto verso la fine del III secolo, il manoscritto è ora conservato nelle Stanze di Papirologia della Sackler Library di Oxford.
Il testo dell’Inno Oxyrhynchus inizia invocando il silenzio per lodare la Santissima Trinità. Questo “silenzio” è un elemento comune negli inni greci antichi, e in genere se ne parla come di “silenzio cosmico”.
Ecco la traduzione del testo:
“Insieme, tutti gli eminenti di Dio (…) [notte] o giorno (?) Resti/restino in silenzio. Le stelle luminose non [. . .], [Il fruscio di venti, le fonti] di tutti i fiumi in movimento [cessi]. Mentre lodiamo il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo, tutte le potenze rispondano amen, amen, forza, lode, [e gloria eterna a Dio], l’unico datore di tutto ciò che è buono. Amen, amen”.
Nel video potete ascoltare una versione di questo antico inno: