Quando moriamo la nostra carne si distrugge, ma la nostra anima no, perché è immortalePadre Cido Pereira, che tiene una rubrica una rubrica in cui risponde alle domande dei fedeli cattolici sul quotidiano O São Paulo, dell’arcidiocesi brasiliana di San Paolo, ha risposto a una lettrice che chiedeva:
“Quando riceveremo un corpo glorioso dopo la morte?”
Estelita, del quartiere di Campo Limpo, ha inviato questo dubbio: “Sento i sacerdoti spiegare che quando moriremo riceveremo un corpo glorioso. Mi chiedo: riceveremo questo corpo glorioso il giorno della nostra morte o nel giudizio finale? E com’è questo corpo glorioso?”
Estelita, posso iniziare a rispondere alla sua domanda partendo da quello che diciamo nel Credo cristiano. Noi terminiamo sempre il Credo con una professione di fede nella resurrezione della carne e nella vita eterna. Quando diciamo questo, ribadiamo che come Cristo è davvero risorto, anche noi risusciteremo alla fine dei tempi.
E cosa significa la parola “carne”? “Carne” è la nostra condizione umana, segnata dalla debolezza. Quando moriamo, la nostra carne si distrugge, ma la nostra anima no, perché è immortale. E allora, credere alla resurrezione dei morti è credere alla vittoria della vita sulla morte. Gesù è risorto, e anche noi risusciteremo. Noi risusciteremo come Cristo, con Cristo e per Cristo. E se qualcuno le dice, sorella mia, che la resurrezione dei morti non avverrà, ricordi San Paolo, che ci ha detto che il nostro Dio non è un Dio dei morti, ma dei vivi (cf. Mc 12,27).
E cosa sarà la resurrezione? Sarà quando Dio riunirà la nostra anima al nostro corpo. Risusciteranno alla fine dei tempi tutti gli uomini che sono morti. Quelli che sono stati fedeli a Dio risusciteranno alla vita, quelli che avranno praticato il male e compiuto scelte sbagliate nella vita risusciteranno per la condanna.
Ora posso rispondere alla sua domanda, Estelita. Come sarà il nostro corpo glorioso dopo la resurrezione? Non sarà più un corpo corruttibile. Sarà un corpo rivestito di incorruttibilità, senza le limitazioni della materia. È questo che insegna la Chiesa, è questo che crediamo, è questo che aspettiamo. Un abbraccio, Estelita.