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È stata diagnosticata la polmonite da piumone

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Agi - pubblicato il 20/11/19
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Il primo caso documentato riguarda un uomo di 43 anni, non fumatore, che è andato dal medico dopo aver trascorso ben 3 mesi con affanno, affaticamento e malessere. Colpa delle piume di una confortevole coperta

Raggomitolarsi sotto uno spesso piumone nelle prossime notti di inverno potrebbe non essere così innocuo come molti pensano. Almeno non dopo che un gruppo di medici dell’Aberdeen Royal Infirmary, in Scozia, ha segnalato per la prima volta un caso di “polmonite da piumino”, un’infiammazione polmonare causata dall’inalazione di polvere dalle piume che imbottiscono coperte e cuscini. Gli esperti esortano i colleghi a rimanere in allerta nel caso in cui i pazienti si presentassero con un’inspiegabile difficoltà respiratoria.

I medici, citati dal Guardian, ritengono che forma di polmonite da ipersensibilità dipenda da una risposta immunitaria. I sintomi includono sudorazione notturna, tosse secca e respiro corto: un’esposizione ripetuta può anche creare cicatrici irreversibili ai polmoni. “Agli operatori sanitari viene generalmente insegnato a chiedere ai pazienti con sintomi respiratori se hanno animali domestici a casa, come gli uccelli. Ma secondo la nostra esperienza, di solito non si estende all’esposizione alle piume di piumoni e cuscini”, scrivono i ricercatori. “Questa è un’omissione importante poiché l’uso della biancheria da letto non sintetica è comune”, aggiungono.

Owen Dempsey, autore dello studio riportato dal BMJ Case Reports, ha specificato che non bisogna affatto buttare via piumone e cuscini, ma prendere nota di eventuali problemi respiratori quando si passa dalla biancheria da letto sintetica a una in piuma. Perché, se anche i medici hanno documentato solo un caso, molti altri potrebbero passare inosservati.

Il primo caso documentato riguarda un uomo di 43 anni, non fumatore, che è andato dal medico dopo aver trascorso ben 3 mesi con affanno, affaticamento e malessere. I sintomi erano dovuti a un’infezione del tratto respiratorio inferiore, ma dopo un breve miglioramento ha iniziato nuovamente a peggiorare. “Due mesi dopo l’insorgenza dei sintomi, non ero in grado di stare in piedi o camminare per più di qualche minuto alla volta senza sentirmi come se stessi per svenire”, racconta il paziente.

I risultati degli esami del sangue dell’uomo erano normali, così come l’esito della radiografia al torace. Tuttavia, continuava a essere senza fiato e il medico di famiglia gli ha raccomandato una visita specialistica. Così è arrivato a Dempsey che ha approfondito la situazione personale dell’uomo. Grazie a questo, ha appreso che il paziente era passato di recente dalla biancheria da letto sintetica a quella in piuma. Così gli è stato consigliato di abbandonare la biancheria da letto in piuma, controllare il camino, verificare la presenza di muffe e così via.

Test successivi hanno mostrato che l’uomo aveva anticorpi insolitamente alti nei confronti di particolari proteine degli uccelli, inclusi piccioni e pappagalli. Inoltre, ulteriori scansioni hanno mostrato segni nei polmoni che suggerivano una polmonite da ipersensibilità, mentre la sua funzione polmonare era significativamente compromessa. Ma entro un mese da quando ha tolto il piumone dal letto, ha mostrato segni chiari di miglioramento e, con un successivo ciclo di steroidi, si è ripreso completamente in 6 mesi. Da qui la diagnosi di “polmonite da piumino“.

Secondo i medici, è una condizione che rientra in un raro sottogruppo di “polmoniti da allevatore di uccelli”, causata dall’esposizione a piume ed escrementi. Altre forme di polmonite da ipersensibilità includono la “polmonite da contadino”, la “polmonite da cornamusa”, ecc., che riflettono la vasta gamma di attività che sono state collegate alla respirazione di sostanze che possono causare gravi infiammazioni polmonari.

 

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