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Vuoi la pena sospesa? Dai 200 euro alla parrocchia

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 13/11/19
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La curiosa decisione di un giudice del tribunale di Biella, che ha condannato un uomo trovato alla guida in stato di ebbrezza

I processi per guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, restano ai primi posti come numero in Tribunale in relazione alla tipologia dei vari reati.

Le sentenze appaiono spesso severe e, in alcuni casi, anche curiose. Come la pena ratificata dal giudice Pietro Brovarone ad un automobilista di Biella, Massimo T., 46 anni, fermato dai carabinieri alla guida di un’Audi A4 Avant, di notte, dopo che aveva esagerato con le bevande alcoliche.

Il fatto

Di anni, scrive L’Eco di Biella (13 novembre) ne sono passati parecchi in quanto era il 21 luglio 2015. L’imputato aveva un tasso alcolico, alla seconda prova, di quasi 2 grammi di alcol per litro di sangue, quattro volte superiore al limite massimo consentito dalla legge. Prove inoppugnabili della sua colpevolezza. E in effetti da parte di Massimo T. non c’è stata una convinta contestazione.

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Shutterstock | Africa studio

L’accordo

Alla fine, le parti hanno concordato una pena assolutamente unica nel suo genere per l’uomo. Considerato che l’imputato aveva già usufruito in una recente occasione della sospensione condizionale della pena, e considerato che il reato della guida in stato di ebbrezza non prevede che vi siano persone offese da risarcire, si è concordato che, per ottenere la sospensione della pena per altri due anni, l’imputato dovrà devolvere una somma di 200 euro a un ente caritatevole.

Nello specifico è stata individuata la parrocchia di San Giacomo al Piazzo di Biello. Per la cronaca, il patteggiamento è stato peraltro contenuto a quattro mesi di arresto più 1.400 euro di ammenda.

 

 

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