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Perché ci preoccupiamo per cose che non accadranno mai?

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María del Castillo - pubblicato il 12/11/19
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Avete paura di tutto? Di fronte a una sfida rimanete paralizzati? Vedete rischi e minacce ovunque? Preferite non agire perché non vi succeda niente di male?In genere tendiamo a proiettarci nel futuro per poter stabilire le attività che svolgeremo a breve termine. Chi vuole un posto di lavoro, ad esempio, cerca di formarsi nel presente per acquisire le capacità necessarie a ottenerlo.

In questo processo di pianificazione del futuro, si possono adottare due atteggiamenti che ostacolano il raggiungimento dei nostri obiettivi:

  1. Non ci organizziamo abbastanza né ci curiamo delle conseguenze a lungo termine. È il caso delle persone che agiscono impulsivamente, senza pensare ai rischi che implica quello che hanno pensato di fare.
  2. Anticipiamo eccessivamente quello che potrebbe verificarsi. Si tratta di un pensiero catastrofista e paralizzante che di fronte a qualsiasi sfida vede solo minacce e nessuna opportunità.

Alcuni studi affermano che trascorriamo molto tempo preoccupandoci di cose che non succederanno mai. Vi siete chiesti quanto tempo dedicate a questi pensieri “anticipatori”?

Avete smesso di avviare qualche progetto solo pensando ai rischi che comportava, dimenticando le grandi opportunità che avevate?

Le persone sane sviluppano un certo senso della prudenza e della precauzione di fronte alle sfide personali e ai progetti in cui si imbarcano. Si tratta di un comportamento che si distingue da un atteggiamento malsano, permettendo alla persona di agire stando attenta senza paralizzarsi.

Cosa provoca un eccesso di pensieri anticipatori?

  • Aver visto che altri si sono preoccupati troppo. Ad esempio, se tra i vostri genitori avete riscontrato un comportamento geloso, è probabile che cercherete di controllare i rapporti sociali del vostro partner, cercando di anticipare un possibile tradimento, anche se non c’è alcun segnale di allarme.
  • Aver sperimentato qualche volta che non si è stati abbastanza prudenti. Ad esempio, avete chiesto un prestito e poi vi hanno licenziato. Da quel momento, è possibile che ci si concentri nel preservare la propria economia al di sopra di altre questioni di fronte alla paura di ripetere quell’esperienza.
  • Per eccessiva prudenza potrebbe accadere che ci sia un collasso mondiale dell’economia e che i mercati smettano di somministrare gli alimenti. È un’opzione remota, ma se arrivate a pensarci troppo potreste accumulare in casa quintali di cibo per prevenire questa eventualità.

Un eccesso di preoccupazione per il futuro porta a uno stato d’ansia. Dall’altro lato, uno sguardo ancorato al passato non farà che potenziare il senso di malinconia e di tristezza.

Di fronte a queste emozioni, conviene ricordare questa riflessione: “Se hai la soluzione, non preoccuparti. Se non hai la soluzione, a che serve che ti preoccupi?”

Concentratevi sul momento presente e fate quello che è portata di mano.

Come evitare di vivere sempre preoccupati?

  • Quello che non è arrivato non esiste. È meglio preoccuparsi di quello che è già arrivato ed è una realtà nella propria vita. Per quanto si cerchi di prevedere quello che accadrà, nessuno può conoscere il futuro.
  • Imparate a stare tranquilli senza controllare tutto. Se cercate di tenere tutto sotto controllo proverete molta ansia, e non riuscirete comunque a controllare ogni cosa.
  • Confidate nella vostra capacità di affrontare qualsiasi imprevisto. Cercate di pensare che anche se la situazione vi coglie di sopresa sarete in grado di prendere le misure adeguate quando sarà necessario.
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