Gli smartphone possono essere ottimi strumenti, ma possono anche distrarci da ciò che conta davvero nella vitaVi siete mai ritrovati a controllare senza pensare Facebook, Twitter o Instagram? O magari iniziate a cercare su Google o YouTube qualcosa di particolare ma un’ora dopo state guardando dei video di gatti?
Se fare una pausa e divertirsi un attimo non è certo una cosa negativa, può essere invece dannoso quando il nostro comportamento indolente ignora ciò che conta di più nella nostra vita.
Sfortunatamente, molti di noi restano intrappolati dal cellulare o dal computer e ignorano figli, familiari o amici. Possiamo anche arrivare a trascurare i nostri doveri al lavoro per via della nostra abitudine costante di controllare costantemente il cellulare per vedere cosa c’è di nuovo sui nostri social media.
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Questa abitudine che dà dipendenza potrebbe essere descritta dai maestri spirituali del passato come “ozio”. Se il nostro cervello può non essere indolente quando scorriamo il telefono, quando facciamo cose di questo tipo mettiamo temporaneamente in pausa la nostra vita e siamo pigri, procedendo senza alcun obiettivo specifico in mente. Il divertimento con lo smartphone ha il suo tempo e il suo luogo, ma spesso non lo limitiamo a questi e permettiamo che permei ogni minuto della nostra vita.
L’ozio può essere spiritualmente dannoso perché volge la nostra anima all’interno, guardando più a noi stessi e alle nostre necessità che a quelle di chi ci circonda. Porta naturalmente a un comportamento pigro, in cui trascuriamo le nostre responsabilità e non viviamo la nostra vocazione.
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È difficile cambiare questo comportamento dal giorno alla notte, e il primo passo è riconoscerne gli effetti negativi e chiedere aiuto a Dio. Non possiamo riuscirci da soli, e abbiamo bisogno di Dio al nostro fianco per superare le tentazioni.
Ecco una breve preghiera che chiede a Dio di aiutarci a superare la nostra brutta abitudine e a concentrarci su chi ci sta davanti.
O Dio, che ho scontentato concentrando su preoccupazioni terrene e vanità oziose tante ore di quell’esistenza che mi hai dato per compiere opere buone per la mia santificazione e per l’edificazione del mio prossimo, tienimi lontano da questo spreco di tempo. La tua grazia mi insegni a ricordare che dovrò rendere conto del modo in cui ho trascorso ogni ora, e possa questo ricordo spingermi a impiegare il resto della mia vita per lavorare per la mia salvezza.
Insegnami a ricordare che in questo giorno e in ogni giorno della mia vita il mio primo dovere è renderti grazie, mio Dio; imitarti, Gesù mio; resistere alle tentazioni; vincere le passioni; approfittare al massimo del mio tempo; pensare all’eternità e fare attenzione a chi conta di più nella vita.
Sono queste le mie prime chiamate: insegnami a ricordarle e permettimi di realizzarle, e fa’ che non sprechi mai una sola ora in vanità o in questioni mondane che possano impedirmi di svolgere i doveri che mi hai affidato. Amen.