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La terribile lotta di una ragazza contro il demonio e come la Chiesa l’ha aiutata

EXORCISM
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Rodrigo Houdin - pubblicato il 01/11/19
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“Flirtare con gli spiriti del male può avere conseguenze molto gravi”, dice Rosa María ad Aleteia. Testimonianza in vista del Primo Congresso Latinoamericano di Pastorale dell’Esorcismo che si svolgerà in ParaguaySono le tre del mattino ad Asunción, in Paraguay. È l’ora in cui Rosa María in genere si sveglia – da un paio d’anni – per recitare il Santo Rosario. La ragazza, che ha 35 anni, ha approfittato del momento di preghiera e di pace per riferire ad Aleteia la terribile battaglia che ha affrontato per liberarsi da un demonio che l’ha assediata per anni.

Rosa María ci ha chiesto di non divulgare il suo cognome, visto che molti suoi familiari sono coinvolti in questa storia. È stata assistita da alcuni membri della Pastorale dell’Esorcismo, istituita alla fine del 2017 in Paraguay. Anche se il suo caso non ha richiesto il rito tradizionale dell’esorcismo, si è sottoposta a dure sessioni di liberazione.

“Mia madre mi ha portato fin da bambina a sessioni di Umbanda e Kimbanda. Nell’adolescenza, per curiosità, sono andata ad alcune sessioni per accompagnare una compagna di scuola. Si sono aperte le porte nella mia vita, e un emissario di Satana mi si è attaccato”, ha riferito.

PARAGUAY

Pastoral del Exorcismo Asunción

La giovane ha spiegato che è stato durante una delle sessioni di Umbanda che ha visto per la prima volta un “emissario di Satana”, un demonio con apparenza umana, e che da allora, e per anni, quell’essere è stato presente nella sua vita.

“Questo essere si è impadronito di me. Non potevo realizzare pienamente la mia vita, mi vedevo morta, mi veniva voglia di suicidarmi, non ero a mio agio. Avevo una visione in cui vedevo quella persona (demonio)”.

Rosa María ha detto che le manifestazioni straordinarie del maligno erano di vario genere. “Questo demonio mi considerava di sua proprietà, era come se si fosse innamorato di me”.

Un angelo le ha indicato il cammino da seguire

La ragazza ha spiegato che non sapeva a chi ricorrere, visto che il suo timore principale era quello di essere considerata una malata mentale. Si è formata in una famiglia cattolica, ma varie persone vicine a lei erano finite nelle sette. Il suo ritorno alla Chiesa cattolica è avvenuto dopo essere ricorsa anche ad altre confessioni.

“Questo essere mi si è presentato faccia a faccia durante uno degli incontri Umbanda in cui gli spiriti scendono e si rivolgono ai partecipanti. Ho avuto molta paura, era una sensazione orribile e ho chiesto aiuto a Dio. In quel momento, alla mia destra è apparso un angelo. Da un lato c’era l’emissario del male, dall’altro c’era un altro essere che mi dava una pace incredibile”, ha riferito senza nascondere l’emozione.

L’esperienza con questo “angelo di pace” ha portato Rosa María a recarsi in una chiesa cattolica. Il giorno successivo, dopo anni di lontananza, è andata nella parrocchia di San Cristoforo di Asunción per assistere alla Messa.

“Sono scoppiata a piangere, e mentre piangevo sconsolata mi si è avvicinata una donna e mi ha detto che la Vergine Maria mi aspettava”, ha riferito. Da quel momento Rosa María ha iniziato il suo ritorno alla fede cattolica, un cammino che ha descritto come “pieno di tentazioni e cadute”. L’“emissario di Satana” non se n’era andato dalla sua vita.

Il ruolo della Pastorale dell’Esorcismo

Durante un ritiro spirituale di un gruppo di adoratori di una parrocchia della capitale paraguayana, la ragazza ha deciso di raccontare a un seminarista e psicologo, Ricardo Moreno, quello che le stava succedendo. Si è sentita compresa, ed è stata messa in contatto con padre Francisco Silva, attuale coordinatore della Pastorale dell’Esorcismo della diocesi di Asunción.

Dopo un’assistenza integrale in cui ha parlato con professionisti della psicologia e si è sottoposta a studi medici, accompagnata da un diacono e da due sacerdoti, ha iniziato la sua dura battaglia per la liberazione.

“Ho avuto la grazia di Dio che potessero discernere correttamente quello che mi stava succedendo. Nel processo ho affrontato il mio passato. In quel cammino mi stavo preparando alla Cresima, mi hanno detto che quel giorno la mia battaglia sarebbe terminata. La pastorale ha affrontato la mia vicenda con molta pazienza”.

Una liberazione soprannaturale

Rosa María ha commentato che il suo processo di liberazione è durato più di due mesi. La preparazione ha incluso 40 giorni di digiuno, rinunce, riconciliazione e Messa. “Prima di andarsene, il demonio mi ha causato molti danni. Per 40 giorni ho avuto piaghe in tutto il corpo. I medici non hanno saputo spiegarne le cause”, ha affermato.

Dopo due sessioni di liberazione, Rosa María ha sentito che stava vincendo la battaglia contro quell’essere diabolico. “Il sacramento della Confermazione mi ha ridato la vita. Mi è costato molto arrivare viva a 35 anni”, ha confessato.

“Quello che ho visto e sentito durante le sessioni di liberazione è impossibile da spiegare. Ho visto angeli che mi cantavano intorno, sentivo qualcosa che mi bruciava. Mi emoziona molto ricordarlo. Sono arrivata a vomitare interi cibi, cosa incredibile perché venivo da vari giorni di digiuno”.

Rosa María ha affermato che il giorno della sua liberazione quell’essere diabolico che si era ossessionato di lei si è messo davanti alla porta di casa sua. “Non voleva lasciarmi passare. Ho preso il mio rosario e la mia Bibbia e chiudendo gli occhi l’ho oltrepassato”.

“Il potere della Vergine Maria è incredibile, e il Santo Rosario è stato mio alleato in questa lotta. Questa donna (Maria) è unica, non mi ha mai lasciata sola. Attraverso di lei, Dio mi ha fatto sentire la sua presenza”.

La grazia si è effusa anche sulla sua famiglia

La giovane ha spiegato che i suoi genitori erano separati da 25 anni. “Mia madre ora si sta avvicinando alla Chiesa cattolica. È stata per anni coinvolta in cose oscure. La sto accompagnando nel suo processo, anche se il suo caso è molto più complicato. È costretta a letto, ma i medici dicono che è sana”.

Per Rosa María, Dio agisce anche sulla sua famiglia. Dopo più di vent’anni senza rivolgersi la parola, ora i suoi genitori hanno un rapporto cordiale. “Il sacramento del matrimonio è qualcosa di unico”, ha detto. “Si sono fatti molto male. Mio padre e si è salvato per miracolo da un cancro”.

La ragazza, che per anni ha lottato contro le manifestazioni straordinarie del maligno, esorta le persone a non aprire le porte all’oscurità.

“Flirtare con gli spiriti del male può avere conseguenze molto gravi. Non sappiamo a cosa ci esponiamo. Senza le forze di Dio, queste battaglie non si possono vincere”, ha sottolineato.

Un servizio di amore e misericordia

Padre Francisco Silva Isasi, coordinatore della Pastorale dell’Esorcismo della diocesi di Asunción, ha spiegato ad Aleteia che questo servizio è sorto come azione organizzata della Chiesa cattolica per offrire risposte e accompagnare le persone che ritengono di essere influenzate da azioni straordinarie del maligno.

“I casi in cui si arriva all’esorcismo sono molto rari. La maggior parte delle volte le persone credono di avere influenze ma non è così”.

Padre Silva ha reso noto che in Paraguay abbondano le esperienze di persone che, pur essendo cattoliche, ricorrono ai guaritori, alla fattucchieria e a rituali che vanno contro l’identità della Chiesa cattolica.

“La maggior parte del servizio consiste nell’ascoltare la gente e accompagnare. È un servizio d’amore e di misericordia. In molti casi veniamo visti come l’ultima spiaggia. È un cammino in cui le persone affrontano la propria storia. Spesso per ignoranza o superstizione si può rimanere vittime di un’esperienza del genere”.

Padre Silva ha spiegato che il fulcro della Pastorale dell’Esorcismo è “la conversione delle persone”. “Vogliamo che la persona incontri Gesù vivo. È un gesto d’amore. Vogliamo aiutare la gente ad essere felice”.

Per la Chiesa cattolica, le azioni straordinarie del maligno si manifestano attraverso i peccati. Le azioni straordinarie possono essere pressioni, infestazioni di oggetti, vessazione, ossessione e possessione diabolica.

Primo Congresso Latinoamericano di Pastorale dell’Esorcismo

“Ora il Figlio di Dio è apparso per distruggere le opere del diavolo” (1 Gv 3, 8) è il motto con cui il Paraguay serà la sede del Primo Congresso Latinoamericano della Pastorale dell’Esorcismo, che si svolgerà ad Asunción dal 15 al 17 novembre 2019.

L’evento punta a dare agli agenti pastorali le capacità per discernere correttamente i casi di persone che credono di avere manifestazioni straordinarie del maligno.

PARAGUAY

Pastoral del Exorcismo Asunción

Gli interessati a partecipare al Primo Congresso Latinoamericano della Pastorale dell’Esorcismo possono iscriversi e ricevere più informazioni attraverso un sito web creato per l’evento.

Nel caso dei laici, è richiesta l’autorizzazione del vescovo della rispettiva diocesi. Il costo per tre giorni è di 100 dollari statunitensi.

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