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Comincia un nuovo giorno in famiglia, quanti perdoni ci scambieremo?

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Sposi&spose di Cristo - pubblicato il 22/10/19
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Nel matrimonio la parola perdono non può esistere al singolare, come se bastasse farlo una volta per tutte. Perdonare è un esercizio piccolo, un movimento minuscolo ma costante.di Pietro e Filomena

Sembra scontato, ma quando parliamo o semplicemente pensiamo teoricamente al perdono, spesso la nostra mente porta alla memoria avvenimenti duri della nostra vita. “Perdono”, poi, lo si usa sempre al singolare come se dovesse essere un atto unico della vita: cioè come se dicessimo il perdono si dà una volta sola in tutta la vita.

Oggi, invece, sgrammaticando un po’, parliamo di “perdoni”. Il solo termine “Perdonare” ci fa pensare più alla scalata di una montagna che ad una passeggiata tra i ciottoli. Eppure…eppure…spesso e normalmente la nostra esistenza si muove sui ciottoli più che sulle pareti rocciose delle Dolomiti. Perdonare deve essere un esercizio piccolo, un movimento minuscolo ma costante, come aprire e chiudere gli occhi. Quindi ci vogliono i “perdoni”, piccoli perdoni quotidiani.



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E invece noi, da eroi quali spesso ci immaginiamo, a volte sogniamo addirittura di perdonare cose difficilissime e poi nel quotidiano inciampiamo nei rancori di bassa statura. Ci capita di inciampare nei ciottoli.

Disse lei alzando il dito indice verso il cielo: Non tiri mai lo scarico del water!” Riprese lui inarcando il sopracciglio destro: “Ah si? E tu non sai nemmeno dove si trova la tavola della cucina, mangi dappertutto e trovo le tue briciole anche nelle mie scarpe!!!”

Ed eccoci qui. Tra le nostre banalità a farla lunga su chi o cosa l’altro non ha fatto o su cosa l’altro ha fatto e lo ha fatto male. Ed eccoci sui ciottoli della quotidianità. Ad inciampare e a non volere rialzarci. A volte pensiamo: “Se mi dovesse tradire perdonerei, certo non sarebbe facile, ma perdonerei!”. E poi ecco i ciottoli del quotidiano che finiscono nelle scarpe (là dove si erano depositate anche le briciole, ndr) e iniziamo a sbraitare, a mettere i musi lunghi, a diventare i giustizieri della situazione quando invece anche noi non siamo così esenti da errori e colpe. Ed eccoci. Preferiremmo essere sulle pareti rocciose per somigliare a Gesù sulla croce che perdona tutto e tutti, dimenticando che Gesù ha perdonato ogni singolo giorno tutto e tutti. Ed eccoci qui, sui ciottoli del quotidiano, che è inevitabile che ci siano, a comportarci come stupidi che per dei dettagli stanno rovinando le loro giornate, il loro matrimonio, la loro vita.


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Oggi, prendi carta e penna. Vuoi una famiglia perfetta?

Non costruire una famiglia senza errori, ma costruisci una famiglia sul perdono. La famiglia perfetta è la famiglia in cui ci si perdona. Praticando piccoli perdoni quotidiani.

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE PUBBLICATO DA SPOSI & SPOSE DI CRISTO

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