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3000 popoli nel mondo non possono leggere la Bibbia

BIBLE
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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 18/10/19
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Solo 700 le lingue in cui è stata tradotta integralmente. Il lavoro del Bible Ministry è quello di colmare questa lacuna. E intanto in una diocesi dell’India, per il mese missionario, è arrivato un “regalo biblico” del vescovo

Alexander Markus Schweitzer, 55 anni, teologo nonché musicista e studioso di canto gregoriano — Benedetto XVI lo chiamò nel 2008 come esperto al Sinodo sulla Parola di Dio — è direttore esecutivo del Bible Ministry e direttore della Global Bible Translation.

In poche parole, è l’uomo che si preoccupa di risolvere un problema: delle 7.100 lingue parlate sulla Terra, più di 3700 non hanno alcuna traduzione delle Scritture. Per la precisione «la Bibbia intera è stata tradotta in 700 lingue, poco più di 1.500 hanno il Nuovo Testamento e altre 1.100 solo di alcune parti, dai Salmi ai Vangeli».

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Aquatti | Shutterstock

Il lavoro non manca, considerato che «per una traduzione ci vuole molto tempo», spiega il professor Schweitzer al Corriere della Sera (10 ottobre): «Se tutto va bene, per il Nuovo Testamento si richiedono dai tre ai quattro anni e per l’intera Bibbia sette-otto». Non importa da quante persone sia parlato un idioma. L’anno scorso le Società bibliche («lavoriamo con tutte le confessioni cristiane») hanno contribuito a tradurre i testi sacri in 66 lingue parlate da 440 milioni di persone.

Dall’Indonesia al Botswana

Tra le traduzioni della Bibbia c’erano lingue come Rote (parlata in Indonesia da 30 mila persone), Malto (India, 51 mila), Kalanga (Botswana, 142 mila) o Lusamia-Lugwe (650 mila in Uganda e Kenya). Tra le versioni del Nuovo Testamento quelle in lingua Lemi (Myanmar, 12 mila parlanti) e Blin (Eritrea, 112 mila).



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La diocesi indiana

L’ultima notizia di una Bibbia tradotta arriva dall’India. La diocesi di Sindhudurg, nel Maharashtra, ha presentato alla comunità cattolica la prima Bibbia tradotta in lingua Konkani e trascritta in alfabeto Devanagari.

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Il testo sacro è stato divulgato il 13 ottobre scorso, festa della Madonna di Fatima, dal vescovo locale, mons. Allwyn Barreto e da mons. Felipe Neri Ferrao, arcivescovo di Goa e Daman. Ad AsiaNews mons. Barreto dichiara con gioia che la versione della Bibbia «è stata divulgata nel Mese missionario straordinario, tempo di grazia per la nostra diocesi».


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“Una copia per ogni famiglia”

Mons. Barreto racconta che l’idea di trascrivere il testo religioso in lingua locale, per consentirne la lettura e la comprensione alla comunità cristiana, gli è venuta osservando il lavoro dell’arcidiocesi di Goa, che l’ha tradotto nell’idioma Romi Konkani. Il suo desiderio, afferma mons. Barreto, era «che tutti gli abitanti dei villaggi e delle città avessero una copia del ‘Pavitra Pustak’ (Bibbia) per arricchire la loro vita spirituale».

OGRODY BIBLIJNE W MUSZYNIE

fot. Łukasz Kaczyński

Secondo mons. Barreto, «è importante avere il testo in scrittura Devanagari per il Mese missionario straordinario, così che possiamo evangelizzare e fare formazione pastorale e religiosa attraverso la Sacra Bibbia che è disponibile nella lingua del nostro popolo. Abbiamo stampato 8mila copie, in modo che ogni famiglia possa avere il proprio testo da leggere, studiare e vivere. Ne stamperemo molte di più» (Asia News, 17 ottobre).



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