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I Misteri Gaudiosi dell’Eucaristia

ROSARY
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Tom Hoopes - pubblicato il 30/09/19
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A ottobre recitiamo il Rosario perché aumenti la fede nella Presenza RealeNel mese di ottobre, recitate ogni giorno il Rosario perché aumenti la fede nell’Eucaristia.

Ci sono molte ragioni per recitare il Rosario: San Giovanni Paolo II esortava a recitarlo ogni giorno per la pace e per la famiglia, mentre Papa Francesco ha chiesto Rosari per proteggere la Chiesa dal demonio.

San Domenico è stato il primo a chiedere Rosari, per sconfiggere l’eresia degli albigesi, che tra le altre cose negava la Presenza Reale di Cristo nell’Eucaristia. Facciamo anche noi lo stesso.

Il Rosario è profondamente eucaristico.

Nel Rosario si può sentire l’eco dell’Eucaristia. È chiarissimo nel Quinto Mistero Luminoso, l’istituzione dell’Eucaristia, ma è ovunque, dal calice nell’agonia nel giardino alla promessa dell’Ascensione, “Ecco io sono con voi tutti i giorni”.

Penso però che siano i Misteri Gaudiosi a illuminare l’Eucaristia più di tutti.

Primo Mistero Gaudioso: l’Eucaristia e l’Annunciazione.

La Chiesa insegna che Gesù Cristo è realmente presente, in corpo, sangue, anima e divinità, nell’Eucaristia. L’ostia assomiglia al pane, ma è diventata il Corpo di Cristo.

La gente può avere difficoltà a credere che Gesù Cristo, figlio del Dio vivente, sia presente in un modo così semplice, ma la riflessione sul mistero dell’Annunciazione – il momento in cui Maria è rimasta incinta di Gesù Cristo – risolve il problema.

Dopo tutto, l’Annunciazione è il momento in cui “il Verbo si è fatto carne e venne ad abitare in mezzo a noi”. Possiamo imparare dall’atteggiamento di Maria come dovrebbe essere il momento della consacrazione: umile gratitudine e stupore.

Secondo Mistero Gaudioso: la Presenza Reale e la Visitazione

Un altro problema che si potrebbe avere con l’Eucaristia è la semplice domanda “Perché?” Perché Gesù Cristo dovrebbe volere che Lo consumiamo nella Comunione? Sembra strano.

La risposta a questa domanda è molto profonda: “L’Eucaristia fa la Chiesa”, come dice il Catchismo. Riceviamo il corpo di Cristo per poter diventare il Corpo di Cristo, compiendo la sua opera nel mondo.

Non potrebbe essere più chiaro: riceviamo Gesù nel nostro corpo, e poi veniamo mandati nel mondo per compiere la Sua opera.

Maria ne è l’esempio supremo. Nella sua “Visitazione” a Elisabetta, Gesù dentro di lei ha animato i suoi sforzi di servire la cugina, la quale ha riconosciuto il Signore presente in lei.

Terzo Mistero Gaudioso: la nascita di Gesù e l’adorazione

Ma l’Eucaristia non è solo qualcosa che riceviamo nella Comunione. Adoriamo Gesù anche nel Santissimo Sacramento nelle nostre chiese.

Pensiamo a cosa ha significato per i pastori lasciare le proprie greggi per adorare un neonato, o per i Magi compiere un lungo viaggio per prostrarsi davanti a una culla. La presenza di Gesù, la Seconda Persona della Trinità, era sufficiente a far sì che uomini adulti – e uno stuolo di angeli – si riunissero intorno a un bambino che dormiva. E la Sua Presenza Reale nel sacramento è sufficiente a farci riunire oggi intorno al tabernacolo.

Quarto Mistero Gaudioso: la Presentazione e il tempio dei nostri corpi

Una delle prime testimonianze dell’Eucaristia si ritrova nella Prima Lettera di San Paolo ai Corinzi. Paolo riferisce l’istituzione dell’Eucaristia e dice che è di fondamentale importanza “discernere” il corpo di Cristo nella Comunione.

In seguito offre un buon motivo per il quale dobbiamo fare tanta attenzione all’Eucaristia: i nostri corpi sono “tempio dello Spirito Santo”, afferma.

Il Quarto Mistero Gaudioso si concentra sulla Presentazione di Gesù da parte di Maria e Giuseppe al tempio di Gerusalemme. La loro cura nel fare ciò che prescriveva la loro fede è un’ottima lezione per noi: dobbiamo portare Gesù nel tempio del nostro cuore con la stessa attenzione.

Una volta fatto qusto, possiamo avere la stessa reazione che Simeone ha avuto dopo aver incontrato Gesù: “Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace… perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza”.

Quinto Mistero Gaudioso: trovare Gesù nel tabernacolo

Di tutti i Misteri Gaudiosi, quello in cui trovo il maggiore significato eucaristico è il ritrovamento nel Tempio. Nella storia originale, Maria e Giuseppe perdono il figlio e lo cercano in primo luogo tra i familiari, che stanno tornando da un pellegrinaggio a Gerusalemme. Non trovandolo lì tornano indietro e lo trovano nel Tempio, mentre condivide la sua saggezza con i dottori.

È un’analogia perfetta per quello che l’Eucaristia è per noi. Quando non riusciamo a trovare Gesù nella nostra vita, c’è un luogo in cui possiamo sempre trovarlo: il tabernacolo. È lì che ci aspetta, pronto a porre domande e a rispondere come ha fatto tanti anni fa.

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