Dialogo e discussione non sono in antitesi nella vita di coppia. Ma una vera discussione risulta infruttuosa e quasi impossibile se non è preceduta da un dialogo.di Claudia De Masi
La comunicazione autentica è uno dei pilastri che permettono ad una coppia di costruire fondamenta solide e stabili. Ma cosa vuol dire esattamente “comunicare”? La parola “comunicazione” indica (dizionario Garzanti) uno scambio di informazioni. Tutto qui. Sembra semplice a dirsi, un po’ meno a farsi perché, come vedremo piano piano in questo e nei prossimi post, se riuscissimo davvero a limitarci a questo quando comunichiamo, ovvero ad accogliere quanto ci viene comunicato dall’altro, le nostre relazioni sarebbero molto più serene e semplici!
Leggi anche:
Il matrimonio si rafforza anche litigando
Troppo spesso però alle informazioni che riceviamo dal nostro partner noi aggiungiamo le opinioni, i giudizi, le osservazioni, le interpretazioni … ed ecco che nascono le incomprensioni! Cosa fare allora? Facciamo un piccolo passo per volta!
Il primo passo è quello di imparare a distinguere all’interno della comunicazione di coppia il dialogo dalla discussione, distinzione solitamente non comune (prendo spunto dal libro Il Segreto dell’Amore di John Powell, Psicoterapeuta gesuita americano). Il dialogo riguarda la comunicazione e condivisione di emozioni e sentimenti, mentre la discussione è di natura maggiormente intellettuale e riguarda lo scambio di opinioni, il confronto per prendere decisioni o stabilire strategie, la condivisione di idee. Comunemente si tende a privilegiare la seconda a discapito della prima mentre, in realtà, una vera discussione risulta infruttuosa e quasi impossibile se non è preceduta da un dialogo.
Il flusso emozionale, infatti, in una comunicazione di coppia, deve precedere la discussione proprio perché essa possa avvenire in serenità e con la consapevolezza di quali sono i sentimenti di entrambi riguardo la questione da discutere. Se, ad esempio, si sta discutendo se mandare il bambino al nido o lasciarlo con i nonni, prima di considerare pro e contro, opinioni, teorie educative, necessità economiche e tutto ciò che concerne il lato organizzativo, moglie e marito devono prendersi il tempo di “dialogare”, ovvero di comunicare all’altro le proprie emozioni sull’argomento ( ad.es: “sto male a pensare al bimbo solo con degli estranei”, oppure “sarei gelosa dell’attaccamento che si può instaurare con i nonni”…ecc…).
Leggi anche:
Un matrimonio in crisi: prendi questo dolore come occasione, non arrenderti
Questo tipo di dialogo permette di mettere subito in campo le questioni più importanti e di poter prendere decisioni tenendo conto e rispettando i sentimenti dell’altro. Se questo passaggio viene saltato il rischio è che uno dei due possa non sentirsi compreso profondamente, possa ostacolare il processo decisionale senza permettere al coniuge di capire i motivi profondi che lo spingono creando, così, dei muri nella coppia.
Non è facile perché non tutti sono abituati o capaci ad esprimere le proprie emozioni ma se impariamo a fare questo piccolo sforzo la comunicazione, e quindi il rapporto ne avranno grande giovamento!
QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE PUBBLICATO DA MOGLI E MAMME PER VOCAZIONE