Poi all’improvviso precipito nel Vangelo e queste parole sono perfettamente scandite: “[…] si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo.” Da lì in poi, non ho pensato ad altro.Arrivo a Messa affaticato. Mi sembra sempre di aver dimenticato qualcosa. Avrei voluto due minuti di silenzio, per stare un po’ in ginocchio. Invece devo raccogliere i Lego che mio figlio ha pensato bene di spargere tra i banchi. Guardo mia moglie. Guardo mia figlia. Oddio come siete belle. Ma sono assetato, quand’è che comincia? Poi mi perdo in un fiume di pensieri, come se mi si annebbiasse la vista e tutto cade in una specie di sottofondo, mentre vago con la mente tra le mani che hanno costruito queste volte, così alte. Tra l’eco delle parole lontane del Presbitero e le risposte confuse dei fedeli quasi mi vengono le vertigini. E meno male che non c’è l’ambone. Poi all’improvviso precipito nel Vangelo e queste parole sono perfettamente scandite: “[…] si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo.” Da lì in poi, non ho pensato ad altro.
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