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L’arma “segreta” del diavolo per distruggerci

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Claudio De Castro - pubblicato il 13/09/19
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Il demonio ha una strategia per immobilizzare chi gli toglie le anime e lotta per la salvezzaL’avete notato? Il diavolo ha un’arma segreta per immobilizzare chi gli toglie le anime e collabora per la loro salvezza. Ha delle trappole sottili e usa la sua strategia più efficace: l’incredulità.

In questo modo, fa sì che la parola delle persone perda valore. Nessuno le ascolterà più.

Scredita le persone davanti al mondo, e le tira via dalla lotta. Le mette a tacere, perché non diventino un impedimento per lui e per i suoi progetti di distruggere la nostra anima.

Come avviene tutto questo? È molto semplice. Non appena un sacerdote o un laico inizia a spiccare nel cammino di santità, attirando molte anime a Dio, la situazione diventa impensabile e intollerabile per il demonio, che farà di tutto perché queste persone restino nelle loro mani.

Visto che è furbo, quando inizia a perdere le anime tira fuori la sua arma preferita, quella che ha forgiato nel corso dei secoli: rendere incredula la persona che porta avanti un bell’apostolato. Si sforzerà di farla cadere nel peccato, attraverso sottigliezze e trappole quasi invisibili, o semplicemente cercherà di seminare quello che abbiamo latente nel nostro cuore: l’orgoglio.

L’orgoglio è capace di offuscare la fede e distrugge facilmente.

Si racconta la storia di un frate molto santo, su cui tutti facevano commenti. Il Papa, conoscendo la sua santità, volle conoscerlo e lo invitò a fargli visita. Il Pontefice chiese di sedersi a fianco del frate, per ascoltarlo meglio. Tornando a casa, però, il frate si riempì di orgoglio e trascurò la vita di preghiera. Iniziò a lamentarsi del fatto che le persone non lo trattavano con la dignità che meritava, per il fatto di essere stato accanto al Papa. Col tempo abbandonò il suo ordine religioso e morì rinnegando la propria fede.

Nella vita ho imparato che l’orgoglio è un cattivo consigliere, ma come proteggersi? Sforzandosi di mantenere una vita santa, rimanendo nell’amore di Dio. La Confessione frequente, la preghiera e altri sacramenti sono come un muro che difende dagli attacchi quotidiani del maligno. Il diavolo è molto sottile, e dobbiamo stare sempre attenti. È più che cattivo, è cattivissimo!

Conosco casi recenti di persone che scalavano la montagna di Dio e all’improvviso hanno inciampato cadendo giù. Non hanno lottato per rialzarsi e hanno trascurato il proprio apostolato. Come è riuscito a far questo il demonio? Molto semplice: scoraggiandoli. Quando siete scoraggiati smttete di camminare, vi separate dal gruppo, abbandonate la preghiera e vi isolate.

Vi è già accaduto? A me sì! E ci penso molto. Nei momenti difficili dovete pregare, chiedere a Dio il discernimento per capire cosa sta accadendo, scoprire la sua volontà e trovare una rapida via d’uscita.

Chiedete allo Spirito Santo di rinnovare la vostra vita, di restituirvi la gioia dell’apostolato, quella pace soprannaturale che vi riempiva e vi faceva portare la vostra testimonianza agli altri.

Lottate! Non permettete che la vostra voce venga messa a tacere! Non smettete di offrire un abbraccio fraterno, un piatto di cibo, una parola di incoraggiamento a chi ne ha bisogno!

Non abbiate paura. Resistete! Dio è con voi. E si aspetta molto da voi.

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