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La gioventù cattolica delle Filippine alla ricerca di modelli autentici

PHILIPPINES
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Colombe de Barmon - pubblicato il 16/08/19
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Migliaia di fedeli filippini si sono raccolti a Manila alla fine dello scorso luglio per assistere a una conferenza sulla nuova evangelizzazione. Si parlava di giovani sotto al titolo “La gioventù filippina in cammino con Gesù”. Conferenze, testimonianze, momenti di condivisione… Un incontro che ha permesso di mettere in luce «il bisogno di testimoni e di modelli autentici per la nuova generazione di giovani cattolici nelle Filippine».

Dare modelli per la gioventù di oggi e accompagnarla nel suo esigente interrogarsi sulla verità – ecco la sfida della nuova evangelizzazione. Una sfida largamente evocata durante la conferenza sulla nuova evangelizzazione che si è tenuto a Manila dal 19 al 21 luglio – lo ha segnalato l’Agence des Missions Étrangères di Parigi. Avviata dal cardinale Luis Antonio Tagle nel 2013 per il 500esimo anniversario dell’arrivo del cristianesimo a Manila, la conferenza si è tenuta all’università Santo Tomás di Manila.

Che cos’è la verità?

Sono stati circa cinquemila i partecipanti a questa sesta edizione. L’approfondimento e il rafforzamento della fede e della vita spirituale della gioventù filippina stava al cuore delle riflessioni. «La maggior parte delle questioni dei giovani di oggi vertono sull’esistenza di Dio e sull’essenza della verità», ha dichiarato mons. Rex Andrew Alarcon, vescovo di Daet, una diocesi situata a sud-est di Manila.


CARDINAL LUIS ANTONIO TAGLE
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Davanti alle “questioni coraggiose” dei giovani, i più vecchi non hanno sempre le risposte pronte, riconosce il presule. Tuttavia bisogna «accompagnare i giovani nella loro ricerca della verità». Due chiavi alla bisogna: dare loro «un senso di appartenenza» e aiutarli a «esercitare la loro libertà sviluppando una modalità adulta di impegnarsi».

«Hanno bisogno di persone vere, autentiche»

Un mezzo concreto di consolidare la loro fede consiste nel mettere sulla loro strada dei testimoni autentici, secondo il predicatore laico Bo Sanchez, fondatore del movimento Light of Jesus Family. «Hanno bisogno di persone vere, autentiche, sia sui social network sia di persona», sottolinea.

Non conosceranno l’amore di Dio su un piano teorico se non fanno l’esperienza personale di una tale relazione: hanno bisogno di mentori, di persone che siano capaci di pronunciare le tre parole “venite e vedete”.

Durante la conferenza dei testimoni venuti da ogni dove, con esperienze assai diverse, hanno preso la parola. Così un atleta di primo rilievo ha portato la sua testimonianza spiegando quanto la sua fede lo aiuti a superare l’ansia – disturbo che affligge molti giovani. «Nelle mie preghiere io chiedo sempre al Signore di calmare le mie angosce», ha pure confidato Sisi Rondina, giovane adolescente, all’agenzia Églises d’Asie: «È rassicurante sapere che Dio ti guarisce».



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[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]

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