“Piove sulla mia anima mentre ti allontani”: Laura Battiloro traduce in musica l’intenso ricordo del fratello Giovanni in onore di tutte le vittime.“Piove sulla mia anima” è il titolo della struggente canzone che Laura Battiloro ha dedicato a suo fratello Giovanni, morto assieme a tre amici napoletani come lui il 14 agosto scorso nel crollo del ponte Morandi. Giovanni era un giovane giornalista e film-maker che quel giorno, insieme a Matteo, Gerardo ed Antonio, era in viaggio per trascorrere un periodo di vacanza a Barcellona.
Trasformare il dolore in canto
Laura, dopo otto mesi dalla tragedia che ha colpito la sua famiglia, ha trovato la forza per trasformare il suo dolore affidando il ricordo di suo fratello ad una canzone, che sui social ha avuto moltissime condivisioni. Sulla sua pagina Facebook si legge:
Una canzone che racconta di un amore grande come quello tra un fratello e una sorella … Dedico questo brano a mio fratello Giovanni, ai suoi amici Antonio, Gerardo e Matteo e a tutte le vittime del ponte Morandi per ricordare, per non dimenticare … (genova.repubblica.it).
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Una canzone intensa, parole piene di tenerezza e malinconia…
Si lo so, è il momento di lasciarti andare via e non ho modo di fermare il tempo e così sia.
Ci sarai tutte le volte che ti penso
Affrontare il dolore, vivere il lutto cercando di non cedere alla disperazione, guardare alla propria vita e non riconoscerla più e poi… andare avanti.
Ed io vivrò anche senza il tuo sorriso io vivrò, e ci sarai tutte le volte che ti penso ci sarai, mi sveglierò pensando di dormirti ancora accanto, ti perderò altre mille volte in un tramonto.
L’amore tra due fratelli è un sentimento immortale
Gli ultimi versi del brano esprimono l’impotenza di fronte alla morte, il dolore della solitudine ma al contempo l’eternità dei sentimenti. Sì, perché l’amore tra due fratelli oltrepassa il tempo e lo spazio, è un sentimento immortale:
Piove sulla mia anima mentre ti allontani, sento il ancora il tuo respiro sento ancora le tue mani.
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Quattro ragazzi felici che vanno in vacanza
Il video termina con le immagini, girate da Giovanni con lo smartphone sull’auto poco prima di morire nel crollo, che ritraggono quattro ragazzi felici sulla strada della vacanza con la musica in sottofondo, ignari del destino a cui stanno andando incontro quella mattina del 14 agosto. Alle ore 11,36 un lugubre boato scuoteva la città di Genova: il ponte Morandi si spezzava come un ramoscello secco ingoiando 43 vite innocenti.
La commemorazione di oggi
A distanza di un anno oggi la città si ferma per ricordare le vittime. Il sindaco Bucci ha lanciato un appello affinchè questa ricorrenza rappresenti un momento di condivisione, solidarietà e cordoglio in memoria dei morti e in spirito di vicinanza per quanti stanno pagando il terribile prezzo del dolore per la scomparsa dei propri cari.
Invito tutti i cittadini genovesi a partecipare alla cerimonia in memoria delle vittime di ponte Morandi. A chi non potrà intervenire chiedo comunque di osservare un momento di raccoglimento alle 11,36, in qualsiasi posto si trovi. Stringiamoci idealmente insieme per ricordare le persone che hanno perso la vita in quel tragico evento e per sentirci ancora una volta comunità unita, come abbiamo dimostrato in questo anno trascorso (tgcom24.mediaset.it).
La cerimonia commemorativa si è tenuta in un capannone adiacente il primo pilone del nuovo viadotto progettato dall’architetto Renzo Piano. Alle 10 è stata celebrata una messa officiata dall’Arcivescovo di Genova, il Cardinale Angelo Bagnasco, alla presenza delle massime autorità dello Stato e dei familiari delle vittime. Il minuto di raccoglimento alle 11,36 è stato scandito dal suono delle campane a lutto di tutta la città e dal sibilo delle sirene delle navi in porto: in quel momento saranno stati in tanti, fra quanti hanno perso un loro caro, soccorritori e comuni cittadini, a sentir piovere sulla loro anima.
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