Lo scenografo Jean-François Vivier e il disegnatore Régis Parenteau-Denoël (che si firma “Denoël”) pubblicano per le edizioni Artège “Maximilien Kolbe, un saint à Auschwitz” [Massimiliano Kolbe, un santo ad Auschwitz, N.d.T.], un fumetto assai riuscito dedicato al grande santo polacco.
Lo scenografo Jean-François Vivier e il disegnatore Régis Parenteau-Denoël (che si firma “Denoël”) pubblicano per le edizioni Artège “Maximilien Kolbe, un saint à Auschwitz” [Massimiliano Kolbe, un santo ad Auschwitz, N.d.T.], un fumetto assai riuscito dedicato al grande santo polacco. Entrambi avevano già pubblicato, sempre con Artège, “Franz Stock, passeur d’âmes” [“Franz Stock, il contrabbandiere di anime”, N.d.T.], altro grande santo del XX secolo.
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Massimiliano Kolbe: una luce all’inferno
Benjamin Fayet: Avete appena pubblicato un fumetto che ripercorre la vita di san Massimiliano Kolbe. Lavorare a lungo sulla vita di un uomo così luminoso ha cambiato qualcosa in voi?
Jean-François Vivier: Lavorare su questo tipo di personaggi obbliga per forza a mettersi in discussione quanto alla propria vita. Ciò che più mi ha colpito, in Massimiliano Kolbe, è il suo abbandono totale alla volontà della Vergine.
Régis Parenteau-Denoël: La realizzazione di questo fumetto è stata molto intensa, per me: otto mesi di lavoro continuo, inclusa gran parte dei fine-settimana e molte serate. Mia madre mi aveva lasciato, prima di morire, tre libri su padre Kolbe – fra cui delle testimonianze e i suoi scritti spirituali. Questo mi ha aiutato molto a familiarizzarmi con la sua straordinaria personalità. La comitiva di Massimiliano Kolbe ti nutre: davanti a un uomo così diventi umile necessariamente, tanto è controcorrente rispetto al nostro tempo quanto al dono totale e all’amore del prossimo.
B. F.: Evangelizzare a mezzo dei media, come egli fece mediante il giornalismo, è qualcosa che anche voi cercate di fare con i vostri fumetti?
J.-F. V. : L’impatto dei media, e in particolare dell’immagine, è molto forte nel nostro mondo. E allora, se può servire a elevare le anime invece che il contrario… bisogna servirsene!
R. P.-D.: Mi sforzo di condividere con il maggior numero possibile di persone, dagli 8 agli 88 anni, credenti e non, in uno stile deliberatamente classico, chiaro e leggibile. Sono sempre profondamente toccato, quando mi dicono che il nostro fumetto è stato commovente. Si svegliano delle cose… è la bellezza di questo mestiere e di questo mezzo di comunicazione squisitamente popolare.
B. F.: Qual è la sfaccettatura della personalità di padre Kolbe che vi ha più toccati?
J.-F. V. : La sua ricerca immemorabile della santità. Una frase che scrisse nel suo diario quando era giovanissimo prete mi ha particolarmente colpito: «Essere santo, e un gran santo». Tutta la sua personalità è in questa frase, mi pare.
R. P.-D.: Massimiliano Kolbe significa condivisione e compassione sospinte fino al dono della vita. Sconvolgente.
B. F.: Cosa vi piacerebbe che il vostro fumetto trasmettesse ai giovani e ai meno giovani che lo leggeranno?
J.-F. V. : Siamo in una società che vaneggia da tutte le parti, ma in passato non sono mancate epoche difficili. Mediante queste grandi figure vorrei portare un po’ di speranza e di coraggio alla generazione che viene dopo di noi. Come diceva Franz Stock (del quale pure abbiamo raccontato la vita in un fumetto): «Il numero dei santi voluti da Dio in essa basta a salvare un’epoca».
R. P.-D.: La compassione, in particolare; il gusto della bellezza, del vero, indissolubilmente legati. Il dono di sé, proporzionatamente alle proprie capacità e al proprio ruolo nella società. Siate generosi e inventivi!
B. F.: Che posto occupa Massimiliano Kolbe nella Polonia attuale? Si prevede che il vostro libro venga tradotto in polacco?
J.-F. V. : Massimiliano Kolbe è molto venerato, in Polonia. Un’amica polacca mi diceva che aveva accompagnato tutta la sua infanzia. Il costo dei libri in Francia e in Polonia, però, non è comparabile, e malgrado l’interesse di diversi editori polacchi sembra che la cosa non possa farsi. Un vero peccato, però abbiamo la consolazione di una traduzione americana.
R. P.-D.: Spero comunque che una versione polacca vedrà la luce, che io possa scoprire davvero Niepokalanow e che arriviamo a toccare la generazione in fiore di quel Paese.
Maximilien Kolbe, Un saint à Auschwitz, Jean-François Vivier, Denoël, Artège, 52 pagine, € 14,90.
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]