Sorprendentemente, la leggenda è raccontata sia dai cristiani che dai musulmani, e sarebbe avvalorata da alcune prove archeologicheNella storia della Chiesa esistono molte leggende, e una di queste è quella dei “Sette Dormienti”. Risalente ai primi tempi della Chiesa e molto popolare nel Medioevo, è registrata nella raccolta nota come Legenda Aurea.
Secondo la tradizione, c’erano sette giovani che vivevano a Efeso sotto il regno dell’imperatore Decio, nel III secolo. Tutti i cristiani vennero riuniti e costretti ad adorare gli idoli degli dèi romani.
Quando i sette giovani seppero del decreto, distribuirono tutte le loro ricchezze e lasciarono la città per andare a vivere in una grotta. L’imperatore inviò dei soldati per trovarli, perché venissero giustiziati per non aver rispettato i suoi ordini.
Dio fece cadere quei giovani in un sonno profondo nella caverna e ne murò l’ingresso, di modo che non potessero essere trovati. Apparentemente, due dei loro amici erano all’esterno e misero una nota su di loro nelle crepe all’entrata.
Più di 300 anni dopo, Dio ispirò un cristiano di Efeso ad andare alla grotta e scoprirne l’ingresso. Egli trovò i giovani che si erano risvegliati dal loro sonno e iniziò a parlare con loro.
Uno dei ragazzi andò in città e rimase esterrefatto da ciò che vide.
Quando arrivò dai panettieri, sentì delle persone parlare di Cristo e rimase ancor più stupito. “Cosa sta succedendo?”, si chiese. “Ieri nessuno osava pronunciare il nome di Cristo,e oggi chiunque lo confessa! Non penso di trovarmi a Efeso, perché la città sembra diversa, ma non conosco altre città simili a questa!”
L’uomo possedeva una moneta antica, e questa divenne presto la prova che lui e i suoi compagni venivano da un’epoca diversa. Vennero portati dall’imperatore cristiano, che dubitava del cristianesimo, e secondo la tradizione gli dissero che erano stati “risuscitati”, cosa che confermò la fede dell’imperatore.
“Credeteci, è per il vostro bene che Dio ci ha risvegliati prima del giorno della grande resurrezione, perché possiate credere senza ombra di dubbio nella resurrezione dai morti. Siamo davvero risorti e siamo vivi, e come un bambino si trova nel grembo materno e vive non provando alcun dolore, così noi dormendo vivevamo senza provare nulla!”
Dopo di ciò, i sette giovani morirono, e la loro storia si diffuse in tutta la zona.
I musulmani hanno una storia simile menzionata nel Corano. Molti degli elementi delle due vicende sono identici, compreso il fatto che i Sette Dormienti fossero cristiani.
Se gli storici la considerano in genere solo una leggenda, lo scrittore John Sanidopoulos afferma sul suo sito web che esistono delle prove archeologiche a suo sostegno: “Non possono esserci dubbi sul fatto che, come abbiamo affermato, il resoconto del risveglio dei sette giovani debba essere basato su qualche fatto storico”.
Che sia autentica o no, questa storica ci ricorda la protezione amorevole di Dio nei confronti dei suoi figli fedeli. Il suo progetto per noi è misterioso e spesso miracoloso. Non si sa mai cosa accadrà in futuro!