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Cosa fa il demonio sulla terra? Risponde un autorevole vescovo santo

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don Marcello Stanzione - pubblicato il 08/07/19
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“Eccita le passioni umane, semina la discordia, ispira lo spirito di sedizione e di rivolta, fa le sommosse, soleva i popoli gli uni contro gli altri, incendia le guerre”

San Carlo Eugenio de Mazenod fu vescovo di Marsiglia e fondatore degli Oblati di Maria Immacolata, congregazione nata a livello diocesano e che presto ebbe un importante influsso nel mondo missionario del tempo (soprattutto in Canada e negli Stati Uniti d’America).

Carlo era nato a Aix-enProvence pochi anni prima della Rivoluzione francese e morì prima del concilio Vaticano I, vivendo in un periodo di crisi per la Chiesa. Ha studiato il rapporto tra angeli e diavoli e ha scritto diversi testi in cui ne parla.

Il vescovo nella sua lettera pastorale al clero e ai fedeli di Marsiglia in preparazione della quaresima del 1854 parla diffusamente di angeli e di demoni e riguardo agli spiriti buoni celesti afferma: diventato prevaricatore, il demonio fu lasciato a se stesso, e da ciò stesso, quale fu l’eccellenza della sua natura che non rivestiva più la grazia che lo elevava fino a Dio, questo grande spirito fece un’immensa caduta.

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Il vescovo santo francese, fondatore degli Oblati

Gli spiriti maligni secondo San Tommaso

Benché condannati all’inferno, di cui persistono i supplizi, i demoni – prosegue il vescovo – non vi saranno rinchiusi per non più uscirne che alla fine dei tempi. Fino ad allora, vi sarà un grande numero di questi spiriti maligni, che, senza smettere, dice San Tommaso, di portare con essi i tormenti delle fiamme vendicatrici alle quali essi sono stati consegnati, sono diffusi nelle arie e sulla terra. Dio lo permette, aggiunge il santo dottore, per nostra prova o nostra istruzione. Su questa presenza dei demoni sulla terra e nelle arie, i santi Padri sono unanimi; è questa una credenza che essi insegnano come una verità certa.

Sant’Agostino non teme di dire che il diavolo, come un leone ruggente, gira incessantemente per cercare qualcuno da divorare (1Pietro 5, 8): San Paolo rivolgendosi agli Efesini, dichiara loro che noi dobbiamo lottare non solamente contro la carne ed il sangue, ma contro i principati e le potenze, contro gli spiriti di malizia diffusi nell’aria… (Efesini 6, 12). Egli chiama anche Satana il principe delle potenze dell’aria (Efesini 2, 2) (…).


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Odio intenso contro gli uomini

Ma che fa, il demonio, sulla terra? Fa il male, è lo spirito del male, la sua opera è il male, egli lo vuole, lo ama, e lo produce in ogni maniera, perché egli è nemico di Dio che è il sovrano bene. Il demonio fa anche il male contro gli uomini di cui è ugualmente il nemico, poiché Dio li ama, vuole salvarli e li chiama ad andare a riempire in Cielo i posti lasciati vuoti dall’apostasia degli angeli decaduti. L’odio del demonio è tanto più fremente contro la razza umana, che in questa razza il serpente infernale ha visto, fin dal principio, quella donna benedetta tra tutte le donne, quella nuova Eva destinata a schiacciargli la testa e ad essere col frutto delle sue viscere madre spirituale di una moltitudine innumerevole di figli di Dio.

Ma se al di sopra di tutto il demonio vuole la nostra eterna perdita, se egli subordina a questo scopo tutti i suoi sforzi, ciò nonostante il suo odio lo porta ancora a farci temporalmente tutto il male che gli è possibile. Egli pone in azione le cause morali; eccita le passioni umane, semina la discordia, ispira lo spirito di sedizione e di rivolta, fa le sommosse, soleva i popoli gli uni contro gli altri, incendia le guerre. Egli è stato omicida fin dall’inizio del mondo (Giovanni 8, 44). Si compiace nei crimini e nel sangue, la morte degli uomini gli è dolce, soprattutto quando essa gli dona la sua vittima. Non è lui che nell’antichità, ed ancora ai giorni nostri in mezzo agli infedeli, ha chiesto ed ottenuto dei sacrifici umani? Egli ha abusato d’una idea che aveva la sua radice nelle tradizioni primitive sulla redenzione degli uomini col sacrificio di Gesù Cristo, ed è pervenuto allo stesso tempo ad usurpare il sovrano dominio di Dio sulle creature, ed a farsi immolare un nemico.

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Pensieri molto crudeli

Ovunque egli regni, il demonio ispira i pensieri più crudeli. In mezzo alle orde selvagge come in seno alle nazioni più civilizzate dal paganesimo, ovunque lo spirito di crudeltà è lo stesso. Presso gli uni come presso gli altri, l’uomo ama rallegrarsi del supplizio dell’uomo. La sofferenza di un nemico soprattutto gli è preziosa.

Solamente, là dove la cultura letteraria ed artistica è molto avanzata, e dove la mollezza dei costumi eguaglia la loro eleganza, si sa variare ed aumentare i dolori, si inventano incessantemente nuovi supplizi aggiungendovi raffinatezze di barbarie la cui solo idea fa fremere. Quello che per trecento anni di persecuzione, Roma ha fatto soffrire ai martiri, non è umanamente spiegabile. Bisogna per rendersene conto ammettere ai lati dei boia una rabbia infernale, come ai fianchi delle vittime una forza divina. E, ciò nonostante, i Romani non erano estranei a tutti i pensieri della natura. Essi elevavano anche degli altari alla pietà, ed il più grande dei loro poeti aveva una espressione toccante per rendere il pensiero che apprende a soccorrere gli infelici. Ma la compassione in mezzo ad essi non era sovente che una parola vana come la virtù. Affinché l’opera di misericordia nascesse, occorreva che il cristianesimo affrancasse l’uomo dall’imperio di una potenza nemica, sempre avida di sangue, da ciò pertanto doveva giungergli la sua rovina.


JOSEPH COTTOLENGO
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Le catastrofi

Il demonio pone in azione, non solamente le cause morali, ma anche le cause fisiche, con l’effetto della potenza che egli ha sulla materia. Le tempeste, le malattie, gli incidenti disgraziati, le calamità pubbliche e private, sono, non sempre, ma talvolta opera sua. L’invisibile autore del male si impadronisce delle cause seconde e ne fa uscire degli effetti che servono i suoi odiosi pensieri di distruzione e di disgrazia. Quante catastrofi ha portate! Quante rovine ha accumulate! Quanti dolori ha prodotto!

malgrado la grande potenza inerente alla loro natura angelica, i demoni sono lontani dal poter esercitare contro di noi tutta la loro malizia. La loro potenza originale non è stata annientata, è vero, ma essa è come incatenata sotto la volontà sovrana di Dio, alla quale essa è forzatamente subordinata.


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