Si intensificano gli sforzi per il dialogo interreligioso: più vicino mondo islamico e cristiano
Sono 19 i luoghi di culto non musulmani destinati alle comunità residenti ad Abu Dhabi da oltre 33 anni, per i quali sono in corso le procedure di autorizzazione, secondo le norme dell’Emirato.
Lo ha rivelato – secondo quanto riferisce l’agenzia vaticana Fides (28 giugno) – Sultan Alzaheri, direttore esecutivo del Dipartimento di sviluppo comunitario ad Abu Dhabi, in una conferenza stampa organizzata nei giorni scorsi dal dipartimento stesso.
In linea con lo sceicco
Tra i 19 luoghi di culto in via di autorizzazione, 17 saranno chiese e cappelle a disposizione delle locali comunità cristiane, mentre un tempio sarà destinato alla comunità indù e un altro ai Sikh.
In linea con quanto voluto dal defunto sceicco Zayed Bin Sultan Al Nahyan, noto per la sua sensibilità al tema della convivenza interreligiosa, sono stati organizzati vari incontri con il clero e i rappresentanti delle diverse comunità di fede per definire le misure e le procedure più adatte a garantire la concessione di licenze per la costruzione dei luoghi di culto dove praticare i propri riti religiosi e le proprie liturgie (Ansa, 27 giugno).
Leggi anche:
Il Papa ha ricevuto lo sceicco degli Emirati Arabi Uniti
I protocolli
Il Dipartimento di Sviluppo Comunitario ora sta lavorando per definire i protocolli legali che regolano l’istituzione e l’organizzazione di tutti i luoghi di culto nell’Emirato di Abu Dhabi, secondo gli standard adottati dal Dipartimento, in linea con l’ordinamento giuridico nazionale ispirato alla Legge islamica (Agensir, 27 giugno).
La riapertura del monastero
Un altro passo in avanti distensivo nel rapporto tra cristiani e islamici dopo che lo scorso 13 giugno, la chiesa e il monastero sull’isola Sir Bani Yas, che insieme costituiscono il primo sito cristiano scoperto negli Emirati Arabi Uniti, hanno riaperto le porte ai visitatori in seguito all’attuazione di misure di restauro e miglioramento della zona da parte del Dipartimento di cultura e turismo – Abu Dhabi (travelquotidiano.it, 26 giugno).
Leggi anche:
Lo sceicco e la chiesa del VII secolo negli Emirati
Il documento
Sempre ad Abu Dhabi, lo scorso 4 febbraio, papa Francesco e lo Sheikh Ahmad al Tayyeb, Grande Imam di al Azhar, hanno sottoscritto il “Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune”, importante forma di collaborazione per incentivare il dialogo ecumenico.
Leggi anche:
Fraternità universale: La Civiltà Cattolica torna con calma sul Documento di Abu-Dhabi