Un libro svela i vincoli di Nicolás Maduro con Sai Baba e la santería cubana, ma i legami esoterici del potere vanno oltreDavid Placer, giornalista venezuelano trasferitosi in Spagna, ha pubblicato a maggio il libro El dictador y sus demonios. La secta de Nicolás Maduro que secuestró a Venezuela, che segue la scia di un’opera precedente, Los brujos de Chávez, del 2015. Entrambi i saggi hanno avuto un notevole impatto per il risultato delle sue indagini, che vanno al di là della figura concreta dell’attuale capo di Stato venezuelano e della situazione politica del Paese.
Maduro: l’attrazione di un guru
Da anni circolava su Internet una foto in cui si poteva vedere ai piedi di un decrepito Sai Baba vestito con una tunica color zafferano un uomo somigliante a Nicolás Maduro, attuale Presidente del Venezuela, accanto ad altre persone devote al guru indiano. I difensori di Maduro hanno sempre smentito l’autenticità dell’istantanea.
L’esaustiva indagine giornalistica di David Placer gli ha permesso di presentare i dettagli dell’incontro della foto: nel 2005, quando Nicolás Maduro era presidente dell’Assemblea Nazionale, si è recato con la moglie e altri familiari in India per far visita al celebre guru nel suo ashram di Puttaparthi.
Sathya Sai Baba è nato in India nel 1926 con il nome di Sathyanarayana Raju, ma nell’adolescenza ha affermato di essere la reincarnazione del santone Sai Baba di Shirdi, e presto è diventato un guru ampiamente seguito in migliaia di centri di tutto il mondo. A ciò ha contribuito la sua fama di operatore di miracoli, in grado di curare malattie, materializzare sostanze e realizzare prodezze come levitazione o bilocazione.
Sai Baba è morto nel 2011 lasciando centinaia di migliaia di seguaci in tutto il mondo e una lunga lista di accuse di abusi sessuali, oltre che di frode per i suoi “miracoli” e tutto l’impero economico montato intorno alla sua figura e dottrina, visto che era considerato un dio vivente.
Nel suo nuove libro, David Placer spiega che sono devoti a Sai Baba non solo il Presidente del Venezuela e, soprattutto, sua moglie, ma anche altre figure di spicco del Governo bolivariano, ministri inclusi, in un Paese in cui secondo alcuni mezzi di comunicazione ci sarebbero 200.000 seguaci del guru indiano.
In questo modo, Maduro “si è circondato di ministri settari e fanatici che hanno tessuto una rete di spionaggio invisibile e inviolabile, hanno costruito le prigioni più terrificanti e dirigono una rete di sterminio per annientare oppositori e chavistas dissidenti nell’impunità più totale”, come riassumono le informazioni della quarta di copertina de El dictador y sus demonios.
Chávez: la santería resa “ufficiale”
Queste rivelazioni non hanno stupito dopo che era stato reso noto il grado di importanza a cui è arrivata la santería (un culto sincretista afroamericano) durante il Governo di colui che instaurato l’attuale regime venezuelano, Hugo Chávez, morto nel 2013, aspetto trattato nel libro precedente di Placer, Los brujos de Chávez, e che ha fatto sì che alcuni parlino della santería come culto ufficiale del Governo venezuelano.
Le indagini di Placer hanno dimostrato l’influenza sociale e politica delle convinzioni del primo Presidente della Repubblica Bolivariana, cosa che non ha sicuramente rappresentato una novità per la sua persona, essendo documentato che i suoi predecessori al Governo venezuelano avevano stretti legami con stregoni o veggenti.
Ciò che ha spiccato nel caso di Chávez è stato il grado che hanno raggiunto le credenze afroamericane nell’élite sociale, politica e militare del Paese, incoraggiate dal politico principale. Ad esempio, i più alti ufficiali dell’esercito andavano spesso a Cuba per iniziarsi alla santería (con il rito chiamato “hacerse el santo”).
Ci sono stati anche riti, alcuni dei quali noti pubblicamente, come la cerimonia di fronte ai resti di Simón Bolívar in piena notte ufficiata da babalawos (sacerdoti santeros) cubani in quello che sarebbe stato un caso di Palo, ovvero un tipo concreto di culto afroamericano che richiede l’utilizzo di resti umani, con una forza simbolica e rituale molto speciale.
Un’altra constatazione importante è l’esistenza al Palazzo di Miraflores di Caracas, di una sala dedicata a questi temi, in cui Hugo Chávez ha fatto portare la spada di Bolívar, perché la venerata arma accompagni una serie di oggetti magici come amuleti o candele.
Guaidó: un astrologo di fiducia
Sbaglia però chi pensa che queste idee esoteriche si limitino ai governatori del regime venezuelano attuale, perché troviamo elementi esoterici anche nei mandatari precedenti – cosa confermata da David Placer, per il quale dal 1958 tutti i Presidenti venezuelani, salvo Rafael Caldera, sono stati adepti della stregoneria –, e si tratta di un fenomeno che interessa anche l’opposizione a Maduro.
Negli stessi giorni in cui Placer stava facendo un giro di presentazioni del suo ultimo saggio, la rivista statunitense The New Yorker ha pubblicato un esteso reportage di Jon Lee Anderson sul leader dell’opposizione venezuelana Juan Guaidó, in cui appare citato un personaggio che accompagna Guaidó: un uomo di nome David, che si presenta come “l’astrologo del Presidente”.
Al di là dell’aspetto aneddotico di questa presenza, il reportage spiega che l’astrologo considera Guaidó “l’eletto” per liberare il Venezuela dalla dittatura, e convinto del fatto che “tutti i leader del Venezuela siano stati reincarnazioni dei loro predecessori” indica il leader dell’opposizione come discendente del cacique del XVI secolo Guaicaipuro, simbolo della resistenza contro la conquista spagnola.
Il panorama generale della politica venezuelana è questo, e non si può dire chi abbia la maggiore inclinazione per l’aspetto magico ed esoterico, anche se è un fenomeno che si rinviene in molti altri Paesi e contesti, con governanti di ideologie diverse e in società differenti tra loro (case reali incluse).
La ricerca di alleanze con i poteri occulti è dunque una costante in settori importanti di coloro che detengono l’autorità civile, ed è preoccupante pensare che siamo nelle mani di politici senza scrupoli né morale, dei loro stregoni o di chi si avvale di professionisti dell’occulto.