E’ in Italia, nel sottosuolo di Roma
La più antica immagine al mondo della Madonna, risale al III secolo, ed è conservata a Roma, a venti metri sotto terra, in uno dei cubicoli delle catacombe di Priscilla, dove c’è l’antica basilica di San Silvestro sulla Via Salaria.
Si tratta di una immagine praticamente sconosciuta al grande pubblico, di eccezionale importanza e sulla quale gli storici e gli archeologi che hanno studiato ogni centimetro quadrato di questo reticolato scavato durante le persecuzioni di Diocleziano sono concordi nel ritenerla l’effige più antica.
In nessuna altra parte del pianeta vi sono testimonianze così straordinarie e dirette della Vergine con il Bambino, spiegano il cardinale Gianfranco Ravasi, ministro della cultura vaticana e monsignor Pasquale Iacobone, segretario della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, che si occupa di gestire e valorizzare le catacombe di Roma (Il Messaggero, 11 giugno).
La rappresentazione
L’illuminazione nuova che è stata effettuata in questa catacomba ora riesce a far brillare questo piccolo affresco, collocato sul soffitto di una nicchia che ospitava una tomba venerata, probabilmente di un martire. Sullo stucco è dipinta la Madonna seduta col Bambino sulle ginocchia e accanto a lei un profeta che addita una stella.
Dati stile e localizzazione (nella parte iniziale del cimitero) si attribuisce la datazione del dipinto al III secolo perciò si ritiene che questa pittura sia, dopo l’Adorazione dei Magi nella Cappella greca, sempre all’interno della stessa catacomba, la raffigurazione della Madonna e del Gesù Bambino più antica a noi pervenuta.
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Le catacombe
Le catacombe di Priscilla si trovano lungo la via Salaria, con ingresso di fronte a Villa Ada, a Roma. Il nome deriva probabilmente dal nome della donna che donò il terreno per la realizzazione dell’area sepolcrale, o dalla sua fondatrice.
Nel cimitero è conservata un’iscrizione funeraria relativa a una Priscilla, imparentata con la famiglia senatoria degli Acilii.
Le catacombe vennero scavate nel tufo a partire dal II secolo e fino al V secolo, quando raggiunsero la struttura definitiva, che si sviluppa complessivamente per 13 chilometri di gallerie sotterranee. Nell’antichità venne soprannominata “La Regina delle catacombe” a causa dei numerosi martiri sepolti (Pro Loco Roma).
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