Intervista con il grande pianista e compositore italiano E’ tutto pronto ad Assisi per accogliere la 17° edizione di “Con il Cuore”, il grande evento di solidarietà per supportare le missioni francescane in Italia e nel mondo.
L’evento, condotto da Carlo Conti, sarà trasmesso in diretta su Rai 1 lunedì 10 giugno alle ore 20:35.
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Saranno presenti i più grandi artisti del panorama italiano, tra cui il maestro Giovanni Allevi, che ha concesso un’intervista su temi di estrema attualità alla Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi.
–Ormai siamo assuefatti da immagini shock come i naufragi nel mediterraneo, i pensionati che non arrivano a fine mese, i poveri nelle strade. Noi italiani ci stiamo “incattivendo”?
–Giovanni Allevi: In un certo senso si. Molto spesso noto un atteggiamento ostile nei confronti del diverso, ingigantito dalla situazione di incertezza in cui ci troviamo oggi. A mio parere far leva sulle paure della gente non è la strada giusta.
–Secondo Lei, oggi che valore ha la solidarietà?
–Giovanni Allevi: Significa l’esatto opposto: aprirsi al mondo, riconoscere di essere ospiti su questa terra.
–Si parla molto di solidarietà ma si fa abbastanza? Basta vedere i muri fisici e mediatici che ogni giorno vengono innalzati…
–Giovanni Allevi: Un giorno, durante un tour, sono stato accolto all’ingresso di un hotel da un fattorino, un ragazzo di colore dai modi gentili e riservati, che ha posto i miei bagagli su un carrello. Ho incontrato il suo sguardo e mi è venuto spontaneo chiedergli: “Ti rispettano?” Lui è rimasto in piedi, immobile e mi ha guardato fisso negli occhi senza dire niente, finché due lacrimone di rabbia e di umiliazione gli sono scese sulle guance.
Che musica potrebbe fare da colonna sonora per raccontare questo particolare momento che sta vivendo la nostra società (ambiente, emarginazione, povertà, discriminazione…)?
–Giovanni Allevi: Oltre al mio brano “Flowers” per Pianoforte e Archi, che eseguirò ad Assisi durante l’evento e che vuole raccontare la bellezza della natura nella diversità, vorrei esprimere il sentimento di dolcezza, accoglienza e di stupore per il creato, nelle note del canto “Fratello Sole, Sorella Luna” che interpreterò al Pianoforte solo.
–San Francesco. Il santo che senza farsi scrupoli ha abbracciato il lebbroso, il povero e che ha incontrato il Sultano e i potenti dell’epoca. Cosa rappresenta per Lei?
–Giovanni Allevi: Un uomo coraggioso, il cui esempio fa riflettere oggi più che mai. Del Sultano e dei potenti dell’epoca non ricordiamo nulla; mentre resterà per sempre il suo mettersi al servizio dei gli ultimi. Per questo, è diventato agli occhi della Storia, una figura gigantesca.
–Può farci un appello per la solidarietà dei frati di Assisi per le mense francescane in Italia e nel mondo?
–Giovanni Allevi: Aiutiamo i frati di Assisi e tutti coloro che lavorano nelle mense francescane. Sono veri rivoluzionari, in questa società conformista!