La bellezza della vita matrimoniale non sta nel conforto della totale sintonia tra i coniugi, ma nel nutrimento reciproco che viene anche dalle loro differenze. G.K. Chesterton, ad esempio, parlava di un duello all’ultimo sangue…di Pietro Antonicelli e Filomena Scalise
Tesoro, vuoi sposarmi? (lui)
Oh, caro! Quanto ci hai messo a chiedermelo!!! (lei)
Si abbracciarono, si baciarono e qualche mese dopo si sposarono e vissero Felici e……..
No.
La loro vita fu davvero molto difficile, soprattutto quel giorno in cui lei voleva andare a comprare una borsa e lui avrebbe voluto guardarsi la partita in TV.
Litigarono molto quel giorno…
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si scagliarono fulmini e saette, parole pesanti e alla fine lui rimase immobile sul divano a fare zapping all’infinito e lei a piangere in bagno.
Lui prima del matrimonio era convinto che avrebbe trovato in lei…chennnesò…”non dico una donna con cui parlare di calcio tutti i giorni, ma almeno una che non mi rompesse troppo durante le partite dalla serie A alla serie Z…della Champions, della Coppa, della Supercoppa, della sottocoppa, ecc….”
Lei prima del matrimonio era convinta che avrebbe trovato in lui…chennnesò…”non dico una migliore amica con cui passare tutti i giorni a fare shopping, ma almeno qualcuno con cui dedicarsi piacevolmente allo shopping il lunedì, il martedì, il mercoledì, il giovedì, il venerdì, il sabato e la domenica mattina (domenica pomeriggio libero per fare una passeggiata in centro”).
Quel giorno litigarono molto…si erano delusi a vicenda.
E pensare che il mese precedente, quando si erano sposati, avevano immaginato che le cose sarebbero andate molto, molto diversamente.
Già, perché a vari livelli tutti siamo più o meno convinti che il coniuge debba somigliarci in qualche modo…
che l’anima gemella debba essere gemella della mia anima…cioè, in altre parole, l’altro deve essere uguale a me…un alterEGO.
Dicono in televisione che questa dovrebbe essere la fonte della felicità coniugale. Ma, lo sappiamo, non lo è. E La Tv non dice sempre la verità.
Già, perché il matrimonio non si fonda sulla somiglianza dei coniugi…
E allora?
E allora tuo marito non potrà mai corrispondere all’idea di migliore amica che hai nella testa, ovvero ad una psicologa-estetista-parrucchiera-un po’ romantica e un po’ avventuriera…eccc…ecccc..ecccccccc…Infatti:
Lui non potrà mai capirti fino in fondo: è tuo marito, non è un interprete di lingua aliena…
Lui non potrà mai entusiasmarsi fino alle lacrime per un paio di scarpe: è tuo marito, non è #barbie…
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E allora tua moglie non potrà mai corrispondere all’idea di migliore amico che hai nella testa, ovvero ad uno che non ti rompe, che non ti rompe e ancora non ti rompe e ancora non ti rompe…eccccccc….Infatti:
Lei non potrà mai capirti fino in fondo: è tua moglie, non è un’interprete di alfabeto Morse.
Lei non potrà mai capire come funziona il fuorigioco: è tua moglie, mica #sandrociotti…
E allora?
E allora siete e sarete sempre diversi l’uno dall’altra. Siete e sarete sempre due persone distinte. Siete e sarete sempre due persone, appunto, non una.
In altre parole la vita di coppia può essere distrutta dalle inevitabili differenze tra marito e moglie, oppure si può nutrire e può arricchirsi proprio con quelle differenze costitutive esistenti tra l’uomo e la donna.
L’altro non l’hai sposato affinché potesse farti felice, potesse appagarti, potesse soddisfarti…l’hai sposato per donarti e per accoglierlo così…proprio così com’é: ed è, inevitabilmente, differente da te.
E allora….vissero FELICI…e DIFFERENTI.
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