In gergo ecclesiale si parla semplicemente di CCC. Ma cos’è? E perché è stato creato?Spesso negli articoli scritti su vari insegnamenti della Chiesa cattolica l’autore cita il Catechismo della Chiesa Cattolica. Cos’è, e perché sembra essere un documento tanto importante?
Nel corso della storia del cristianesimo sono sorte varie dispute che mettevano in discussione convinzioni particolari su Gesù Cristo e sulla Chiesa da Lui fondata. Queste dispute venivano normalmente risolte con incontri tra i membri della leadership ecclesiale. Ad esempio, il primo dissidio registrato è raccontato negli Atti degli Apostoli e riguarda la circoncisione dei gentili che si convertivano al cristianesimo (cfr. Atti 10-11). Altre dispute hanno coinvolto questioni relative al fatto che Gesù fosse sia umano che divino o il libero arbitrio dell’uomo.
Ben presto è stato creato un “credo”, che chiariva le convinzioni della Chiesa. Il “Credo degli Apostoli” è l’esempio più noto di questo tipo di sintesi.
Nel corso del tempo, però, servivano più chiarimenti, e vennero creati vari “catechismi” locali per combattere le convinzioni divergenti. Dopo il Concilio di Trento del XVI secolo fu creato un “Catechismo romano” per aiutare i sacerdoti a guidare i fedeli laici durante la Riforma protestante, quando molte delle convinzioni della Chiesa cattolica vennero messe in discussione.
Le conferenze episcopali locali erano poi libere di creare i propri catechismi, e nel 1885 i vescovi degli Stati Uniti ne elaborarono uno noto come “Catechismo di Baltimora”, usato in molte scuole parrocchiali fino alla metà del XX secolo.
L’obiettivo di questi catechismi non era mai quello di proporre nuove convinzioni, ma di chiarire gli insegnamenti tramandati nel corso dei secoli.
Dopo la fine del Concilio Vaticano II, nel 1965, si vide la necessità di creare un nuovo catechismo che esponesse le convinzioni fondamentali della fede cattolica con una terminologia moderna. San Giovanni Paolo II decise ufficialmente di creare un documento di questo tipo nel 1985, e venne completato nel 1992.
Il catechismo prodotto con questo processo è chiamato Catechismo della Chiesa Cattolica, ed è descritto al meglio nel suo prologo:
Questo catechismo ha lo scopo di presentare una esposizione organica e sintetica dei contenuti essenziali e fondamentali della dottrina cattolica sia sulla fede che sulla morale, alla luce del Concilio Vaticano II e dell’insieme della Tradizione della Chiesa. Le sue fonti principali sono la Sacra Scrittura, i Santi Padri, la Liturgia e il Magistero della Chiesa. Esso è destinato a servire come “un punto di riferimento per i catechismi o compendi che vengono preparati nei diversi paesi”
Questo catechismo è destinato principalmente ai responsabili della catechesi: in primo luogo ai vescovi, quali maestri della fede e pastori della Chiesa. Viene loro offerto come strumento nell’adempimento del loro compito di insegnare al Popolo di Dio. Attraverso i vescovi, si rivolge ai redattori dei catechismi, ai presbiteri e ai catechisti. Sarà di utile lettura anche per tutti gli altri fedeli cristiani.
Il Catechismo è uno dei documenti più citati della Chiesa cattolica ed è il punto di riferimento principale per tutte le convinzioni cattoliche. Può indicare in che punto della Bibbia si ritrova un concetto particolare e offre background su santi e altri documenti della Chiesa prodotti nel corso della sua storia bimillenaria.