“Seppure in forma indiretta e con un’immagine immediata, ha affrontato la questione del giustizialismo”
Lo scorso 10 maggio, nell’Aula Paolo VI, incontrando circa 900 religiose che hanno partecipato all’incontro dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali (Uisg), Papa Francesco ha pronunciato una frase che ha fatto molto discutere.
Parlando dell’ultimo documento varato per combattere questa piaga nella chiesa e del summit di febbraio (il Motu proprio Vos estis lux mundi, ndr), ha detto:
«Alcune delle organizzazioni anti-abusi non sono rimaste contente dell’Incontro di febbraio: “No, ma non hanno fatto nulla”. Io li capisco, perché c’è la sofferenza dentro. E ho detto che se avessimo impiccato cento preti abusatori in Piazza San Pietro sarebbero stati tutti contenti, ma il problema non si sarebbe risolto. I problemi nella vita si risolvono con i processi, non occupando spazi».
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“Evidenti difficoltà” secondo Il Messaggero
Le parole del Papa hanno destato stupore. Il Messaggero (11 maggio) scrive:
«Parole crude che evidenziano la complessità di un problema esteso e, nello stesso tempo dimostrano la evidente difficoltà del Papa a dare a tutti risposte concrete e nel merito. In questi ultimi anni non sono sono mancate – da parte dell’opinione pubblica internazionale – reazioni sbigottite davanti ripensamenti papali su casi di vescovi o cardinali insabbiatori, in un primo momento da lui difesi e poi costretti alle dimissioni solo grazie al peso mediatico o alla tenacia delle vittime. Il caso cileno è eclatante».
Dalle parole all’azione secondo il Sismografo
Il Sismografo (11 maggio) dà, invece, una lettura diversa:
«Nell’opinione pubblica mondiale, da parecchio tempo, guadagna terreno l’idea del giustizialismo, anche della vendetta e le critiche all’operato del Papa, della Santa Sede e della Chiesa in generale in materia di abusi quasi sempre arrivano alla medesima conclusione: non più parole…ora occorre passare all’azione e questa sorta di esortazione non è altro che, usando l’immagine metaforica del Papa: impiccati i preti abusatori!!».
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“Giustizialismo è merce a basso costo”
La conclusione cui giunge il sito è che «il giustizialismo è una merce a basso costo e di grande circolazione, soprattutto nei tempi dei nazionalismi e sovranismi di ogni razza. Oggi la richiesta di giustizia rapida, severa e sommaria è molto popolare e diffusa. Nei talk show di fronte ad affermazioni giustizialiste scatta subito l’applauso fragoroso. A volte anche la standing ovation. Ebbene, la frase del Papa che ha inorridito alcuni è proprio la migliore e più saggia risposta di Francesco che per la prima volta, seppure in forma indiretta e con un’immagine immediata, ha affrontato la questione del giustizialismo, della giustizia sommaria, di fronte ai casi di abusi sessuali nella Chiesa».
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