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I Mienmiuaif e la torta perfetta: intervista ad una coppia di sposi, non di cuochi!

MINEMIUIAF
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Paola Belletti - pubblicato il 05/04/19
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Hanno deciso di raccontarsi meglio, partendo daccapo anzi dal Capo. E mostrando la ricetta della loro vita di sposi, cantanti, autori e pochissimo cuochi. Hanno il loro Ingrediente Principale e forse anche il loro Chef di fiducia.

 
Il nostro pubblico vi ha conosciuti quasi subito attraverso i primi video e I post dal blog fino al lancio del primo EP, “Quando saremo piccoli”. E anche per la sempre più ricca collana di libri “Uomovivo”. Anita, chiedo a te: era il momento di raccontarvi meglio?
Fin dal nome, non è così facile capire chi siamo e cosa stiamo facendo, e poi l’umorismo un po’ surreale e demenziale di Giuseppe non aiuta… Così era da un po’ che lo stressavo per spiegare meglio chi siamo e cosa stiamo cercando di fare attraverso un libro. Che contiene comunque tanti altri ingredienti oltre a un’estrema sintesi della nostra storia di conversione (quel capitolo infatti l’ho scritto io, avrei potuto riempire tranquillamente diverse centinaia di pagine se Giuseppe non mi avesse bloccato…).
Cosa non si sapeva di voi che questo libro invece dice? 
Più che di noi, di come Dio ha agito nella nostra storia stravolgendola. E quindi come Dio può agire nella storia di chiunque. Noi c’abbiamo solo messo la faccia, come spieghiamo in un capitolo. Da questo incontro sono nati poi alcuni progetti, i Mienmiuaif e tutto un lavoro che stiamo svolgendo attraverso i social e i libri per raccontare la vita di coppia e la fede vissute oggi.
Io l’ho letto (e pure mio marito! E questa, per chi lo conosce, è una vera notizia) e l’ho trovato bellissimo. Essenziale, comico, arguto (Giuseppe); profondo, femminile pieno di dettagli fondamentali, la parte di Anita (la barba così, il look cosà, la sequenza di incontri, il respiro registrato dopo una corsa al fiume, il raggio di sole che filtra…). Due parti diverse, ma unite. Non siete in simbiosi eppure Anita senza Giuseppe e viceversa non si riescono ad immaginare. O sì?
Anita senza Giuseppe diventa seriosissima. Giuseppe senza Anita si veste veramente da cani. Molto meglio insieme. In effetti ci sentiamo piuttosto complementari, anche da un punto di vista artistico: Anita canta e si occupa di foto (ha una laurea ad honorem in selfie) e video, Giuseppe suona (male) la chitarra e scrive. Il tutto mixato a continui litigi perché ovviamente non abbiamo mai le stesse idee su niente. Da questo caos escono i Mienmiuaif…
Dite cose semplici e centrali dell’essere cristiani. Gesù è il Salvatore, la preghiera guarisce, la pazienza serve, la bellezza esiste, la vita è bella, il matrimonio è via di realizzazione vera. Mi ricordate Teresa (non solo la vostra preferita, ma anche “quella di Calcutta”, sempre santa). La vostra hit di santi?
Seguendo un po’ l’esempio di Costanza Miriano, cerchiamo di dire quello che Nonna Chiesa dice da sempre (oggi un po’ demodé…) con un linguaggio adatto ai nostri tempi e alle nostre caratteristiche. Perché, come spiega bene il nostro amico argentino tuttologo Alejandro, non siamo più nel Medioevo…
Hit di santi: la Madonna e san Giuseppe ovviamente uber alles, poi Teresina di Lisieux, san Michele Arcangelo e tanti tanti altri a seconda del periodo e del santo patrono dell’anno. Per il 2019 a Giuseppe è capitata Caterina Labouré e ad Anita Giovanni Bosco (di solito a Giuseppe capitano i santi che piacciono ad Anita e viceversa).
Cosa insegna a fare questo libro torta? 
Niente… infatti non è un libro di ricette – ce ne sono fin troppi, sia di ricette culinarie che “motivazionali” – ma il racconto di un’esperienza viva, vera. Insieme a tante riflessioni su alcuni temi che ci stanno a cuore: arte, musica, cultura, religione cattolica.
L’ingrediente principale come si dosa nella vita?
Siccome il rischio di esagerare con l’Ingrediente principale di questo libro, che è Dio, oggi non c’è… forse è il caso di abbondare coi dosaggi…
I vostri talenti, le vostre passioni, le vostre “fisse”: tutte al servizio Suo ora, vero? Come cambiano anche quelli una volta messi nella ricetta giusta?
Questa è la cosa più bella, e cioè che dopo l’incontro con Dio e con la Chiesa cattolica, non ci è stato tolto nulla, anzi, le nostre passioni hanno solamente cambiato direzione, ma sono rimaste quelle di sempre, a partire dalla musica e dai libri. Anche l’umorismo, se prima quello di Giuseppe era uno humor nero, molto saccente, ora è diventato pieno di stupore, un po’ infantile anche. O almeno ci prova… è sempre un po’ radical chic dentro infatti…
Scrittura e musica sono il vostro binomio. Quando esce il nuovo disco e che ingredienti ha?
Ci stiamo lavorando da tanto e a metà giugno dovremmo riuscire a sfornarlo… Avrà lo stesso nome del libro, “Mienmiuaif Cake”, un disco-torta quindi… dopo il libro-torta. Quattordici canzoni molto diverse fra loro, una grande varietà di gusti (grazie agli arrangiamenti in collaborazione con l’amico Federico Lopez di Sopralenuvole Music Studio). Ma, come nel libro, anche nel disco ci sarà sempre l’Ingrediente principale al centro, a insaporire il tutto. Stiamo facendo una raccolta fondi su Musicraiser per produrlo: in pratica chi vuole può acquistare in anticipo il disco insieme ad altre cose (maglietta, libro, preparato per torte, concerto…) e così facendo ci aiuta a portare a termine il lavoro nel migliore dei modi. Fare un disco di qualità è davvero costoso e difficile, chiediamo un aiuto per coprire almeno parte delle spese. Fondamentale è stato l’incontro con la DiPeso Records, una nuova etichetta discografica cristiana nata da pochissimo da un’iniziativa dei nostri amici Reale, con cui pubblicheremo l’album.
Anita, oltre alla barba, cosa vuoi che non cambi di Giuseppe?
Una cosa che non sopportavo: i suoi “sermoni coniugali”, come li chiamo io… Soprattutto i primi mesi di matrimonio lui partiva a spiegarmi mille cose di quello che aveva letto o capito di recente e non la finiva più… Allora ho iniziato a prenderlo in giro tanto che a un certo punto ha smesso, e ora sono io che glieli devo chiedere ogni tanto perché nel frattempo ho scoperto che mi piacciono e mi fanno bene…
Giuseppe, oltre a ridere di e con Anita, hai altre idee da offrire a mariti che annaspano alla vana ricerca di una ricetta per capire le mogli? 
C’ho rinunciato. Le mogli sono incomprensibili. Solo l’amore che Dio ci dona ogni giorno può sopperire a questa mancanza di senso.
Hit di preghiere. Datemi la top 5. 
Bisogna prendere il libro per scoprirlo…;) C’è infatti un capitolo con una playlist di preghiere che ci piacciono in maniera particolare.
La tristezza che serpeggiava nei vostri cuori prima di incontrare la fede è stata del tutto bandita? 
La tristezza è sempre in agguato, ma se ci capita cerchiamo di farla fruttare come santa Teresina offrendola a Dio e trasformandola così in gioia soprannaturale. Altrimenti teniamo duro e aspettiamo che passi… Di sicuro oggi abbiamo molte più armi per combatterla rispetto a un tempo.
COVER MIENMIUAIF CAKE O

Berica editrice
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