Chi abusa, maltratta, schiavizza, trascura, traffica, sfrutta, manipola, dei bambini può definirsi cristiano e, ancor di più, cattolico? Può esprimere nella vita, personale e familiare, aggregativa e singola, di appartenere all’Islam, Induismo, Buddhismo, Sikhismo, Ebraismo, Bahaismo, Confucianesimo, Giainismo, Shintoismo? Solo per citare alcune religioni, diciamo le più note. Lungo sarebbe l’elenco se inserissi le religioni o credenze tradizionali (ad esempio il Taoismo, Caodaismo etc.). I numeri sembrano combaciare con tutta la popolazione terrestre: ogni uomo, donna bambino, aderisce – più o meno consapevolmente – ad una fede.
E gli atei? Si stimano in più di 1 miliardo.
Un altro fenomeno è quello delle religioni nuovissime: ogni anno in giro per il mondo spuntano nuove religioni come funghi, nel rispetto dell’individuo e delle persone in nome della libertà di pensiero e di religione.
Ognuno può farsi una religione, un credo, una fede, anche nel web: ad esempio, il Culto della Singolarità (dell’individuo): già si contano centinaia di milioni di adepti. Il transumanesimo delle nuove religioni. In questo senso il libro Graziano Graziani (2018) Catalogo delle religioni nuovissime ne ha catalogate e raccontate quarantadue tra le più sorprendenti: si va dalle religioni parodistico-paradossali come il Pastafarianesimo, i cui adepti adorano un essere superiore (il «Prodigioso Spaghetto Volante») alla Chiesa del Giovedì Scorso, che sostiene, con irreprensibile argomentazione logica, che Dio ha creato il mondo giovedì scorso; dalle religioni pop (il Googleismo, l’Iglesia Maradoniana) a quelle di natura artistica (la Chiesa di John Coltrane), o contestatrice (il Kopimismo, la Chiesa dell’Eutanasia). Ma anche le religioni più serie, come quelle generate dalla scienza (la Religione della Scienza o il Cosmismo) e dalla politica (il Culto di Putin), sono parodie; e forse nel mondo secolarizzato finiscono per esserlo anche quelle tradizionali. Oltre a contenere storie buffe e curiose, questo catalogo ci porta a riflettere sul persistere del fenomeno religioso nel mondo dominato da scienza e tecnica, nonché sulle questioni di diritto che la pluralità religiosa pone a uno Stato laico (cfr. presentazione al libro).
Fin qui tutto bene. Ma c’è un altro fatto: persino i pedofili hanno una loro fede, a loro dire cristiana. Parlo dei christian boy lover = amanti cristiani dei bambini, una realtà esistente dal 1998. Per loro Gesù mostra a tutti il Suo amore (ed è vero!, aggiungo). Ma questi signori scrivono: “Questo forum esiste principalmente per i cristiani che sono sessualmente attratti dai ragazzi. Crediamo che una tale relazione sessuale sia peccaminosa. Tuttavia, come per ogni peccato, essere tentati non è di per sé un peccato. E se cadiamo, non è al di là del perdono se cerchiamo la grazia di Dio. Anche i cristiani che non sono attratti dai minori sono invitati a partecipare alla CBLF finché sono solidali nelle nostre lotte”.
È meraviglioso quest’universo, spesso confuso e variegato mosaico, così variegato da far nascere una domanda: il bambino è tutelato, difeso, amato, accudito, protetto, sostenuto? Fin dal concepimento? E dopo il concepimento, quale realtà troverà? Come sarà accolto, accudito, educato?
Che cosa deve unirci e non dividere? Neanche i bambini ci uniscono. E forse dovremmo partire proprio da loro. Ma non è così.
E qui la sfida. Enorme e impegnativa. Così impegnativa che forse, anziché fare distinguo tra ciò che dovrebbe essere discusso come cattolico, cristiano e che cosa non lo sia, dovremmo partire dalla domanda fondamentale, e cioè: siamo tutti d’accordo che la pedofilia e la pedopornografia siano un crimine? Solo da qui potremo cominciare una seria lotta coordinata a livello globale contro l’abuso. Senza polemiche e sfottò nei confronti di chi non necessariamente può pensarla come il mainstream del politicamente corretto attuale.
Una nota è a quel sottile, manipolatorio sostegno a chi divulga, sostiene, finanzia il processo di normalizzazione della pedofilia, il suo orientamento: si nasce pedofili. (Risparmio anche in questo caso, riferimenti video, libri, testi, articoli, siti web: migliaia).
Dimenticavo: sono un prete cristiano e cattolico, da 30 anni impegnato a tutelare l’infanzia, i bambini, i minori contro gli abusi sessuali, la pedofilia e la pedopornografia. Basta fare una visita a Meter onlus www.associazionemeter.org e consultare il Report 2018 che va oltre ogni parola e parole.