Il problema non è solo decidere a cosa rinunciare in questo tempo forte per noi cristiani; ma anche riscoprire per Chi lo facciamo e che cosa vogliamo “riprenderci”.Molto prima che inizi la Quaresima, ci sono tante persone che stanno già pensando a che cosa rinunciare in questi 40 giorni.
Ho ricevuto tante e-mail e tanti messaggi dai miei amici che hanno deciso di rinunciare a Facebook e tutti gli altri social network come astinenza. Poi c’erano quegli amici che hanno deciso di rinunciare alla carne, al caffè e ai dolci.
Penso che sia una buona cosa RINUNCIARE. La negazione di sé, anche nelle cose umili è una virtù molto trascurata. Ma penso che sarebbe anche bello se in cambio di quello a cui vogliamo rinunciare anche riprendiamo qualcosa.
Per esempio, se ho deciso di non essere più sui social network, allora dovrei passare quel tempo con Cristo, nel silenzio e nella preghiera; e se ho deciso di rinunciare alla carne, al caffè e ai dolci, è giusto che aiuti i miei fratelli poveri donando loro quello cui ho rinunciato.
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Perché lo sto facendo?
Ma prima di rinunciare o di riprendere qualcosa, non dimentichiamo di farci questa domanda: “Perché lo sto facendo?”
“lo sto facendo perché la Chiesa mi ha obbligato?”
“O lo sto facendo per amore di Cristo?”
E una volta che le nostre intenzioni sono chiare, rinunciare e riprendere sarà veramente significativo.
Domandiamoci:
“Che cosa voglio rinunciare questa Quaresima? E che cosa voglio riprendere al suo posto?”
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