Un gruppo di cristiani ha annunciato di recente l’ambizioso progetto di far risorgere l’abbazia di Bassac, nella Francia sud-occidentale“Abbiamo scelto di trasformare l’abbazia di Bassac nel primo modello dell’iniziativa no-profit che stiamo lanciando per un Occidente che prende in mano il proprio destino, ispirata ai valori basati sul cristianesimo al servizio della grandezza dell’uomo, della dignità della persona e della difesa dell’individuo con libertà di coscienza. L’abbazia di Bassac riunisce tutte le qualità richieste per essere la sede di un progetto cristiano che mira ad accogliere, illuminare e ispirare la nostra società”, recita il documento firmato da Hervé Gosselin, vescovo di Angoulême, padre Jean-Louis Souletie, decano della Facoltà di Teologia dell’Institut Catholique di Parigi, e Pierre Deschamps e François Hériard-Dubreuil, co-fondatori della Fondazione Abbazia di Bassac, pubblicato il 28 gennaio su Figarovox.
Portare avanti un’epopea millenaria
Cosa può insegnare la millenaria abbazia di Bassac alle persone del XXI secolo? Quali contributi sociali, ambientali, culturali e soprattutto spirituali può offrire alla nostra epoca? Sono queste le domande a cui cerca di rispondere il progetto intitolato Bassac 2e Millénaire (Bassac II Millennio). Per un migliaio di anni, le abbazie sono state luoghi di pace e guarigione, in cui si cercava la Verità in silenzio. Consapevole della sua ricchezza patrimoniale, sociale e spirituale, il gruppo – formato da cattolici e da cristiani di altre denominazioni – ha intrapreso il grande progetto di riportare l’abbazia di Bassac alla sua missione. L’abbazia è caduta in disuso a seguito della partenza dei Fratelli Missionari di Santa Teresa nel 2012, ma i monaci hanno posto la condizione che in futuro portasse avanti la sua missione spirituale e non si trasformasse in un albergo di lusso o cose del genere.
Partner cristiani impegnati
Sette anni fa, la diocesi di Angoulême, sotto la leadership del vescovo Gosselin, si è impegnata a mantenere la missione originaria dell’abbazia con l’aiuto di vari partner: i Fratelli Missionari, amici dell’abbazia e di François Hériard-Dubreuil, presidente del gruppo d’affari Rémy-Cointreau (produttori di cognac, liquori e alcolici in generale), e Pierre Deschamps, presidente di Imprenditori e Leader Cristiani (EDC, dalle iniziali in francese) dal 2006 al 2011. Il progetto ha attirato subito questi ultimi due leader cristiani. “Sono venuto nell’abbazia di Bassac per trovare del tempo per l’interiorità. Rappresenta il tipo di luogo di cui la nostra società ha bisogno. La nostra idea è che l’abbazia di Bassac diventi ‘la Casa del Tempo’, una visione del futuro che è frutto di un lungo discernimento collettivo”, ha affermato Hériard-Dubreuil.
In un’intervista rilasciata ad Aleteia, Pierre Deschamps ha sottolineato l’importanza di salvare le abbazie dalla rovina e dalle trasformazioni abusive da parte degli imprenditori edili. “Si stima che circa 200 abbazie vedranno le loro comunità religiose scomparire negli anni a venire. Cosa possiamo fare con queste abbazie millenarie? Anziché immaginare gli scenari peggiori, i cristiani e gli altri devono investire. Quando mi è stato chiesto di agire per l’abbazia di Bassac, ho subito acconsentito. Non avevo familiarità con il luogo, ma scoprirlo ha rafforzato la mia decisione di impegnarmi a salvarlo”.
La nascita di Bassac II Millennio
Se i primi sette anni del progetto sono stati usati per gettare le basi – studio e quantificazione del rinnovamento architettonico e ambientale, riflessione sulla programmazione artistica e culturale, adozione dei principi dell’ospitalità di qualità –, nel 2016 il gruppo ha annunciato ufficialmente il lancio del progetto con la creazione di una fondazione che mira a raccogliere i fondi necessari. Attraverso donazioni e sponsorship, la fondazione spera di raccogliere un totale di 12 milioni di euro. Assistita dalla Fondazione per l’Eredità, l’iniziativa richiederà vari anni. Il primo passo sarà il restauro dell’eredità architettonica, per un costo di 3,9 milioni di euro. Per questo, la fondazione si è rivolta all’impresa architettonica parigina Le Moal, specializzata nel restauro di edifici conventuali e che ha lavorato al restauro dell’abbazia di Saint-Martin de Mondaye.
L’Abbazia di Bassac
L’eredità culturale e architettonica parte del progetto è ovvia, ma Bassac II Millennio si distingue anche per la forte componente spirituale. Ma com’è possibile mantenere la missione spirituale del luogo se non ci vive più una comunità religiosa? “Il vescovo Gosselin ha nominato una coppia laica – membri dell’associazione di amici dell’abbazia, Christine ed Emmanuel Troucelier – perché sia responsabile delle attività spirituali”, ha affermato Pierre Deschamps. “Spetta a loro formare un team che rifletterà sul contenuto e sulla programmazione delle attività spirituali dell’abbazia, sempre collegate al tema del tempo e senza una separazione tra la dimensione spirituale e quella culturale”, ha dichiarato il vescovo di Angouleme al lancio della fondazione del 2016. Corsi e ritiri spirituali, momenti di preghiera, conferenze… L’offerta spirituale sarà nutrita, e permetterà di astrarsi dal mondo per un po’.
Le abbazie hanno ancora qualcosa da offrire agli uomini del XXI secolo? “Sì, sono certo di sì”, ha affermato Pierre Deschamps. “Al lancio pubblico ufficiale di Bassac II Millennio il 29 gennaio, il sociologo e autore del libro Il Tempo dei Monaci, Danièle Hervieu-Léger, ha detto che ‘le abbazie sono svuotate dei loro monaci ma sono piene di gente che vuole venire in questi luoghi’. Questa frase sottolinea l’interesse popolare, che si concentra non solo sulle abbazie, ma su tutti i luoghi di vita spirituale. I nostri contemporanei, cristiani o no, cercano questi luoghi di calma, pace e silenzio in cui potersi ritirare. Le abbazie sono gli esempi principali di tutto questo”.
Ecco le più belle abbazie francesi in immagini: