Ricordate il San Bartolomeo di Marco d’Agrate?Nella storia del cristianesimo, le immagini sono sempre state oggetto sia di venerazione che di repulsione. Le rivolte iconoclaste – non solo durante la Riforma, ma anche prima, con l’iconoclastia bizantina –, in cui ci si opponeva all’uso o all’abuso delle immagini religiose, creò divisioni religiose, politiche ed economiche nella società.
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Seguendo la Lettera di San Paolo ai Colossesi, in cui Gesù viene presentato come “immagine del Dio invisibile” (Col 1, 15), i cristiani hanno sempre inteso che, se il Dio invisibile si è reso visibile come umano nella figura di Cristo, non c’è nulla di sbagliato nell’usare le immagini per rappresentare la divinità. Questa comprensione della dottrina paolina ha permesso lo sviluppo di una tradizione artistica straordinariamente bella, in cui il cristianesimo ha adattato le tecniche e alcuni dei motivi già presenti nell’arte classica greca e romana.
Andrebbe anche ricordato che in vari passi dell’Antico Testamento – soprattutto quelli in cui si riferiscono alla costruzione del Tempo –, Dio stesso ordina al suo popolo di creare delle immagini (angeli, tori, serpenti) che faranno parte della decorazione del Tempio, e perfino dell’Arca dell’Alleanza. In ogni caso, è chiaro che queste immagini non devono essere adorate – cioè non sono idoli –, ma piuttosto venerate. Le immagini aiutano il credente a pregare, meditare e contemplare.
Vorremmo condividere con voi alcune delle più belle sculture cattoliche di tutti i tempi, con una chiara enfasi sull’arte rinascimentale.