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È morto Lorenzo, il giovane medico malato di linfoma per cui si era mobilitato il web

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Silvia Lucchetti - pubblicato il 12/02/19
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Una straordinaria gara di solidarietà: più di 500.000 euro raccolti in pochi giorni per sostenere le spese di una terapia sperimentale negli Stati Uniti che avrebbe potuto donare a Lollo una possibilità. Purtroppo non ce l’ha fatta È morto ieri sera nella sua casa di Ancona il medico 34enne Lorenzo Farinelli, che qualche giorno fa aveva lanciato sui social un commosso appello per raccogliere i fondi necessari per sottoporsi negli Stati Uniti ad una terapia innovativa per curare un linfoma non Hodgkin a grandi cellule B (Corriere).

La malattia ha preso quello che avevo e lo ha spazzato via

Medico generico attivo presso strutture riabilitative, appassionato di canto e di teatro, otto mesi fa si era trovato con la vita stravolta: “ha preso quello che avevo e lo ha spazzato via, del tutto”, come testimoniava il suo volto segnato dalla sofferenza. Malattia che non aveva risposto alla chemioterapia e alla radioterapia effettuate, e che lo aveva portato progressivamente “a perdere l’autonomia, l’uso delle gambe parzialmente, la capacità di andare in bagno da solo”, come aveva coraggiosamente dichiarato nel video realizzato per chiedere aiuto.

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Non è finita finché non è finita, non voglio morire

A sostenerlo in questo estremo tentativo per sconfiggere la malattia erano stati i suoi familiari, la sua compagna e i suoi amici, assumendo un’iniziativa chiamata: “SalviamoLo” per raccogliere i circa 500.000 euro necessari per effettuare la Car-T, questa nuova terapia che ha superato la fase sperimentale ma è ancora difficilmente disponibile nel nostro Paese. Lorenzo da medico era fiducioso che i suoi linfociti T, una volta armati in laboratorio con un recettore capace di riconoscere e attaccare le cellule tumorali, avrebbero potuto sconfiggere la malattia, e per questo voleva continuare a combattere ma non poteva più farlo da solo (SalviamoLo). “Non è finita finché non è finita, non voglio morire”, aveva detto nel suo composto ma accorato messaggio che, oltre a mobilitare la sua città, era stato rilanciato da molti vip facendo giungere donazioni da tutta Italia sulla piattaforma Gofundme.com.

“Potete darmi una mano? Perché io non voglio morire, voglio vivere, ho fatto delle promesse e voglio mantenerle. Non sarà facile, ma non mi arrendo”.

La gara di solidarietà e generosità scattata sull’onda emotiva di queste parole aveva portato a superare i 500.000 euro necessari, tanto che ieri mattina era stato dimesso dall’ospedale dopo la sospensione della chemioterapia in vista dell’imminente viaggio negli Usa. Purtroppo Lorenzo non ce l’ha fatta:  è morto poco dopo essere stato dimesso dall’ospedale per prepararsi alla partenza. La somma raccolta molto probabilmente verrà destinata alla ricerca per queste malattie oggi in così forte aumento. Unendoci al cordoglio dei familiari e degli amici, oltre che di tante persone sconosciute, ci ritroviamo nelle commosse parole di un messaggio giunto sulla sua pagina facebook:

“Caro Lorenzo … ci abbiamo provato tutti insieme … non potevamo dirti di no … fai buon viaggio bellissimo angelo”.

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