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Cosa intende Dio per perfezione? Questo video me l’ha fatto capire

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Catholic Link - pubblicato il 09/02/19
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di Pablo Perazzo

Come cristiani sappiamo bene che il Signore ci invita ad essere perfetti com’è Lui. “Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste” (Matteo 5, 48); “Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me” (Giovanni 17, 23); “Quanti dunque siamo perfetti, dobbiamo avere questi sentimenti” (Filippesi 3, 15); “Se uno non manca nel parlare, è un uomo perfetto” (Giacomo 3, 2).

Anche in vari passi dell’Antico Testamento veniamo invitati alla perfezione: “Noè era uomo giusto e integro tra i suoi contemporanei” (Genesi 6, 9); “Io sono Dio onnipotente: cammina davanti a me
e sii integro” (Genesi 17,1); “Tu sarai irreprensibile verso il Signore tuo Dio”(Deuteronomio 18, 13).

Il video che riportiamo ci fa prendere coscienza del fatto che attualmente consideriamo il desiderio di perfezione una condizione quasi imprescindibile per la felicità. Ovviamente non possiamo generalizzare, ma spesso si cerca implacabilmente una vita senza difetti, croci o sofferenze. Riflettiamo un po’ insieme a questo proposito.

Cosa significa la perfezione a cui ci invita il Signore?

Gesù sa bene che nessuno è perfetto, motivo per il quale può sembrare perfino ingiusto da parte di Dio chiedere una cosa del genere a noi indegni peccatori. La parola “perfetto” appare 42 volte nel Nuovo Testamento (NT) e 57 nell’Antico (AT). Nel caso del NT, deriva dal termine greco “teleios”, inteso come “completo nel lavoro, crescita, carattere mentale e morale, di età matura”. Nel caso dell’AT, viene tradotta dalla parola ebraica “tamiym”, che significa “intero, integrità, verità, senza macchia, completo, pieno, sinceramente, sano, retto, totale”.

Ricorrere alle traduzioni originali delle Sacre Scritture – il che non è complicato, visto che su Internet esistono migliaia di pagine che le offrono, insieme a spiegazioni delle parole sacre – ci permette di comprendere davvero cosa ha voluto dirci Gesù o l’autore sacro. Non si riferiva a una “perfezione” relativa al fatto di non avere alcun tipo di mancanze o peccati, ma a un invito – consapevole della nostra fragilità – a un atteggiamento impegnato, coinvolto, sacrificato, maturo e integro nei confronti della vita, del tutto estraneo a una condizione “immacolata” vanitosa o superba.

Questo si collega perfettamente a molti altri passi in cui Gesù ci esorta a seguirlo prendendo su di noi la nostra croce. Non ci chiede, quindi, di essere “superuomini o donne meravigliosi”, ma di intavolare una relazione d’amore con Lui, ogni giorno più profonda e autentica, che ci permetta di maturare e “ripulire” la nostra vita cristiana, assomigliando sempre di più alla persona di Gesù.

Nozione di “perfezione” erroneamente intesa

Dall’altro lato, quello che vediamo nella cultura secolare (non religiosa) è proprio quella “meta” sbagliata di cui parlavamo nei paragrafi precedenti. In generale, ciò che vediamo – concretamente nel video – in vari ambiti della società è la “necessità imperiosa” di voler essere i migliori. Il primo, il più importante, chi è superiore agli altri, chi ha sempre l’ultima parola, ecc., è il “modello perfetto”.

Tutta questa ricerca risponde a un desiderio di felicità e perfezione che si annida dentro di noi ed è autentico. La nostalgia di qualcosa di perduto è reale, ma si mescola e si confonde con una gran quantità di valori sbagliati, atteggiamenti immorali, pratiche viziose che abbiamo “imparato” o “viviamo” pensando che raggiungeremo la felicità plasmando quella “perfezione” quasi infinita delle nuove tecnologie nelle sue molteplici forme.

Nonostante in fondo il video abbia l’obiettivo di promuovere una marca di birra, penso che trasmetta anche, attraverso l’atmosfera di amicizia, affetto e fraternità condiviso dai personaggi bevendo insieme, la comunione personale nell’amore come la vera felicità che tanto desideriamo: i rapporti basati su un amore autentico.

Qui l’articolo originale su Catholic Link

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