di Sara Estabrooks
Mio marito è entrato in soggiorno, è rimasto lì in piedi per un minuto e poi mi ha interrotta mentre stavo cantando in playback dicendo: “Quella canzone è eretica!”
Grazie per avermi rovinato l’esibizione…
Mi piaceva la melodia e il testo era scorrevole, e allora l’avevo scelta per intrattenermi mentre cucinavo e svolgevo altri piacevoli compiti domestici.
È musica cristiana. Meglio di tutta la spazzatura pop che avrei potuto ascoltare. Qual era il problema?
Mentre guardavo mio marito con la bocca aperta e la fronte corrugata ho capito seppur con riluttanza che non aveva tutti i torti.
Cosa dice il testo?
La fede cattolica ha la pienezza della verità. Abbiamo migliaia di anni di solido insegnamento alle spalle, e una teologia complessa e splendida.
Dovremmo gettare tutto via per il bene della musica? Quel testo mi rimbomba nella testa e mi dà l’energia per affrontare la giornata.
E se quell’energia mi stesse portando fuori strada? Se la sua teologia erronea stesse minando lentamente le mie convinzioni? Che fare quando troviamo un errore in una canzone cristiana?
In primo luogo, c’è bisogno di comprensione.
La fede cattolica ha la pienezza della verità, ma è una questione molto profonda da studiare. La maggior parte dei cattolici laici (me compresa) ha una comprensione limitata di molti insegnamenti della Chiesa.
Ci affidiamo a teologi, apologeti e direttori spirituali per cercare di sviscerare le questioni che ci risultano difficili ed essere guidati.
I cristiani non cattolici, che non hanno un’autorità definitiva, avranno ancora più difficoltà a cogliere la verità. Dobbiamo attribuire loro buone intenzioni, ma anche stare attenti a identificare e a riconoscere eventuali errori.
Questi ultimi possono essere difficili da individuare, e può essere ancor più complicato capire cosa fare al riguardo. Dovremmo smettere del tutto di ascoltare musica cristiana?
Cosa dice la Bibbia sulla musica sacra?
La Bibbia ci incoraggia ad ascoltare la musica che loda Dio.
In Efesini 5, 18-19 si legge: “Siate ricolmi dello Spirito, intrattenendovi a vicenda con salmi, inni, cantici spirituali, cantando e inneggiando al Signore con tutto il vostro cuore”.
Ovviamente è positivo cantare canti spirituali, e farlo insieme, con tutto il cuore. Ci sono molte canzoni cristiane che mi fanno sentire così – che mi aiutano a esprimere la mia lode a Gesù.
Ma perché non possiamo cantare i canti tradizionali, quelli che sappiamo che si adattano agli insegnamenti della Chiesa?
Possiamo sicuramente farlo.
La Chiesa ha una tradizione musicale ricca e splendida. Molte delle sue canzoni mi fanno venire le lacrime agli occhi. I testi sono toccanti, e la musica è sorprendente. Le canzoni di Chiesa tradizionali e la musica liturgica sono dei capolavori.
La Bibbia, però, ha anche qualcosa da dire sulle “canzoni nuove”. Vari versetti biblici menzionano il fatto di cantare un canto nuovo:
- “Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, lode al nostro Dio” – Salmo 40 (39), 4.
- “Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto prodigi” – Salmo 98 (97), 1.
- “Essi cantavano un cantico nuovo davanti al trono” – Apocalisse 14, 3.
La musica dà gloria alla creatività di Dio
La musica è un’arte, un modo per riflettere il potere creatore di Dio.
C’è un motivo per cui la gente non smette di disegnare, o di scrivere o di fare musica. Non riguarda solo il prodotto finito. La musica e altre forme d’arte riguardano il processo creativo, e la meraviglia e lo stupore nei confronti di qualcosa di nuovo.
Come immagini di Dio, quando creiamo qualcosa di nuovo e bello riflettiamo il potere creatore di Dio. Il processo creativo è un modo per renderGli gloria.
L’arte e la musica antiche sono belle e positive, ma lo stesso vale anche per la nuova arte e la nuova musica.
Sono un’espressione di sé come tabernacolo in cui dimora Dio. Sono il risultato della bontà divina e della verità che nasce in noi e si riflette su una tela o vibra attraverso le nostre corde vocali.
Abbiamo bisogno delle vecchie canzoni, ma anche di quelle nuove. Ci danno energia.
Ma dobbiamo esercitare prudenza.
Prendere una decisione prudente
Se qualcosa ci sta portando fuori strada, dovremmo fare uno sforzo per evitarlo. La musica con un testo volgare o negativo non dovrebbe essere tollerata.
Quella con un testo neutro va bene, se vi piace. La musica con un buon testo è ovviamente anche meglio!
La “musica cristiana” (non specificamente cattolica) è un po’ più complicata, perché il suo obiettivo è veramente positivo – avvicinarci a Dio.
La teologia è un argomento serio e importante, e dobbiamo assicurarci di avvicinarci davvero a Dio con le idee di cui ci nutriamo.
E allora portate tutto questo nella preghiera e valutate come influisce su di voi. Potete porvi queste domande o altre simili sulla musica in generale e sulle canzoni in particolare:
- Ci aiuta a pensare a Dio?
- È teologicamente corretta?
- Ci incoraggia a pregare di più?
- Ci ispira a imparare qualcosa di più sulla nostra fede cattolica?
- Ci aiuta a rimanere fedeli agli insegnamenti della Chiesa?
Se rispondete affermativamente a queste domande, allora ascoltare quella canzone, o la musica cristiana in generale, è probabilmente un passatempo positivo e santo.
Chiedetevi però anche altre cose:
- Vi confonde?
- È teologicamente sospetto?
- Mette in discussione la vostra fede?
- Vi tenta ad allontanarvi dalla Chiesa cattolica?
Se pensate che ascoltare musica cristiana sia una tentazione a credere in falsità o eresie, o che vi stia allontanando dalla Chiesa, allora quella canzone o quel genere non è probabilmente la scelta migliore per voi.
La risposta sarà diversa per ciascuno di noi, e potrebbe variare anche per ogni artista o addirittura ogni canzone.
5 passi per aiutarvi a decidere se ascoltare musica cristiana
La prudenza aiuta ciascuno di noi a decidere cos’è meglio a livello spirituale. Alcune persone sono senz’altro più in grado di altre di gestire certe scelte della vita.
Questo discorso può essere applicato a musica, social media, televisione, libri che si leggono e qualsiasi intrattenimento a cui si ricorre.
Dobbiamo essere saggi al momento di decidere con cosa nutrire la nostra mente.
Dobbiamo sapere quali sono i nostri punti di forza, le nostre debolezze e i nostri limiti. Dobbiamo scegliere cosa ci avvicinerà a Dio e abbandonare tutto ciò che può portarci fuori strada.
Se non c’è niente di sbagliato nella “musica cristiana”, bisogna fare attenzione alle implicazioni teologiche di alcuni testi. Solo voi potete sapere se un genere o una canzone va bene per voi.
Ecco 5 passi da considerare:
1. Controllate il testo
Fate attenzione a cosa dice davvero.
2. Attribuite le migliori intenzioni
A meno che sappiate che un artista aderisce a una certa visione teologica eretica, attribuitegli le migliori intenzioni. Se qualcosa è vago e può essere soggetto a interpretazioni opposte, interpretatelo in modo caritatevole.
3. Fate un po’ di ricerche
Tirate fuori Bibbia e catechismo.
Controllate cosa dicono sui temi su cui si basano le canzoni. Imparate un po’ di Scrittura e di teologia mentre ascoltate. È una buona opportunità per approfondire la vostra fede.
4. Siate comprensivi
Se scoprite un errore, cercate di essere comprensivi. Nessuno di noi è infallibile, e siamo tutti soggetti a sbagliare.
Siatene comunque consapevoli, e se è qualcosa a cui si può facilmente porre rimedio – cambiando una parola, ad esempio – andate avanti e cantatela in modo diverso.
5. Prendete una decisione prudente
Se ritenete che la canzone o l’artista sia apertamente e costantemente eretico, è probabilmente il momento di cercare un artista diverso.
Se vedete che vi state confondendo o siete tentati di allontanarvi dalla Chiesa, provate a esplorare per un po’ generi musicali diversi.
Permettetevi di prendere una decisione onesta e prudente sui tipi di intrattenimento che consumate.
Musicisti cattolici da tenere d’occhio
I musicisti cattolici sono tanti. Se volete trovare degli artisti la cui musica aderisce solidamente alla teologia cattolica, ecco qualche suggerimento:
Questo post è apparso originariamente su To Jesus, Sincerely.
Qui l’originale.